Alloggiamenti e forniture militari


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Con i termini "alloggiamento" e "forniture militari" originariamente si intendevano le prestazioni in natura, cioè l'obbligo da parte degli abitanti dei diversi comuni di fornire vitto e alloggio ai militari e ai rispettivi cavalli in tempo di guerra. Dal 1494 tali prestazioni vennero distinte in "tasse dei soldati", dirette al vitto, e "ordine di banca" per quanto riguardava l'alloggiamento e la fornitura di utensili. In seguito in alcuni comuni queste contribuzioni vennero trasformate in un'erogazione in denaro da parte degli abitanti ai militari ed assunsero l'aspetto di quella che con un termine moderno potremmo definire un'imposta diretta. I soldati, infatti, potevano ottenere le cibarie e i foraggi ad un prezzo più basso di quello di mercato; perciò i comuni preferivano accordarsi con loro somministrando mensilmente il denaro corrispondente alle prestazioni. La diffusione di questa pratica venne sancita legislativamente con l'introduzione delle cosidette "tasse dei soldati".
Per quanto riguarda il comune di Gandino la documentazione contenuta nella serie non dà testimonianza di una trasformazione in tal senso, ma comprende solo note circa gli alloggiamenti dei soldati, le forniture alimentari e di mezzi di trasporto effettuate dai privati e dal comune agli stessi, e le rispettive spese, per un totale di nove unità.


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