Patrimonio comunale


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Il titolo di questa serie è il titolo originario ritrovato sui frontespizi di alcuni fascicoli o a tergo di diversi documenti. Solo raramente tale titolazione compariva nelle carte accanto a quella di "attività e passività", per indicare alcuni "stati" o inventari patrimoniali, accanto a quella di "livelli" per indicare alcune vendite enfiteutiche oppure accanto a quella di "mutui", per alcuni prestiti. Nel corso dell'inventariazione, si è deciso allora di precisare i sottotitoli relativi alle cinque tipologie di documenti che, comunque, più volte appaiono sotto il titolo di "patrimonio comunale". Per quanto riguarda il sottotitolo "Inventari patrimoniali", troviamo qui raccolti alcuni prospetti relativi sia alle proprietà immobiliari e alle rendite mobiliari, sia relativi alle "passività" del comune. Con il sottotitolo "Compravendite" si è raccolta la documentazione concernente le sole vendite "assolute" di fondi comunali a privati, al fine di distinguerle meglio dalle vendite "enfiteutiche" che costituiscono invece la parte più consistente della serie "Patrimonio comunale". Le "Vendite enfiteutiche", talora chiamate anche "Livelli", rappresentano la maggiore attività in assoluto esercitata sul proprio patrimonio da parte del Comune di Casnigo, nel corso di tutto il periodo "austriaco". A più riprese, infatti, precisamente nel 1828, nel 1835 e nel 1843, viene progettata e data esecuzione alla cessione in "enfiteusi", cioè a locazione perpetua, di buona parte del proprio patrimonio, per lo più boschivo, oltre che costituito da prati e pascoli. Le proprietà comunali vengono suddivise in centinaia di lotti che vengono posti all'asta e consegnati al miglior offerente. Lo studio e la redazione dei progetti di queste massicce opere di vendita enfiteutica erano affidati a dei periti agronomi, il cui nome ricorre poi come "titolo" di alcuni dei fascicoli relativi alle vendite; i periti dovevano stimare il valore degli appezzamenti non solo per computare il prezzo a cui proporre la "vendita", ma soprattutto per fornire al committente, cioè il comune, l'esatta cognizione delle entrate che da tale vendita sarebbero derivate, sotto forma di "canoni livellari" di affitto, per il comune stesso. Dalla corrispondenza che accompagna questi "progetti" di vendita enfiteutica del proprio patrimonio, appare come motivo ricorrente quello di uno sbilanciamento finanziario da ripianare in questo modo. Le deliberazioni consiliari che decidevano per queste vendite sono talvolta accompagnate da rimostranze e controversie da parte di numerosi casnighesi che non vogliono perdere i propri diritti "comuni"su quelle terre. Sia in questi casi più dibattuti, sia nel caso della normale approvazione dei progetti di vendita enfiteutica, la massima autorità competente rimane sempre il delegato provinciale di Bergamo, il quale si avvale dell'opera di informazione e collegamento con la deputazione comunale di Casnigo, fornita dal commissario distrettuale di Gandino. Questo sottotitolo presenta una ulteriore sottotitolazione con cui, da una parte, si raccolgono i progetti di vendita enfiteutica ed il carteggio relativo di cui si diceva sopra, corredati talora di interessanti elenchi degli assegnatari; dall'altra, si raccolgono le singole vendite enfiteutiche con i relativi contratti, capitolati e verbali di consegna; quest'ultimo sottotitolo raccoglie in particolare le oltre 100 vendite enfiteutiche effettuate sulla base del progetto del 1843. Come seguito a tale tipo di documentazione, possiamo trovare allegate sia delle successive cessioni del proprio lotto a terzi da parte di alcuni proprietari "enfiteutici", sia delle certificazioni di titolarità sui lotti successivamente effettuate a fini fiscali. Il sottotitolo "vendite enfiteutiche" è inoltre prezioso per l'enorme mole di informazioni toponomastiche e di notazioni relative al paesaggio soprattutto boschivo e montano di Casnigo nella prima metà dell''800. Nel sottotitolo "Mutui" sono raccolti i fascicoli di documenti concernenti dei prestiti per lo più contratti dal comune allo scopo di finanziare opere di pubblico interesse, fra cui, in primo luogo, la ristrutturazione della chiesa parrocchiale. Il sottotitolo "Mandati di pagamento" comprende una serie di fascicoli, sulla cui camicia, in molti casi, compare il titolo originale "Patrimonio comunale. Attivo". Il comune denominatore dei documenti di questi fascicoli è costituito dalle richieste di autorizzazione a emettere mandati di pagamento, avanzata al commissario distrettuale da parte della deputazione comunale di Casnigo. A sua volta il commissario distrettuale richiedeva in molti casi la superiore approvazione del delegato provinciale. I mandati servono a pagare le spese più varie sostenute dal comune: dal restauro dei pozzi comunali e dalla ristrutturazione dell'orologio comunale ad una semplice sostituzione dei vetri rotti nella scuola elementare. Altre spese tipicamente registrate in questa serie sono quelle sostenute dal comune per le perizie di stima del legname proveniente dai boschi comunali e posto in vendita, oppure quelle per le perizie e le ispezioni sui confini dei fondi comunali. Insieme ai mandati di pagamento richiesti per questo tipo di spese, abbiamo la richiesta di approvazione superiore per la vendita di legname dei boschi comunali; in tal caso, un'autorità competente, al fianco del commissario distrettuale, è quella del Sottoispettore ai boschi. Alcuni di questi documenti, quindi, risultano complementari o affini a quelli della serie "Agricoltura".

Nessuna unità

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