Sanità


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A partire dal 1825, la Delegazione Provinciale di Bergamo dà autorizzazione e disposizioni al comune di Casnigo affinché provveda ad istituire una condotta medica e una chirurgica a beneficio dei poveri del comune. Dopo ulteriori sollecitazioni ed intimazioni, che si prolungano per qualche anno, il comune di Casnigo nel 1829 istituisce le due condotte sanitarie, deliberando in merito ai relativi capitolati ed emanando i bandi pubblici di concorso, al termine del quale il consiglio comunale procede alla nomina del medico - chirurgo, con la definizione dell'importo dello stipendio da assicurargli. La documentazione raccolta sotto questo titolo testimonia abbastanza dettagliatamente la storia di questa istituzione sanitaria a Casnigo, in cui non mancano momenti di controversia relativamente sia allo svolgimento di un ruolo esclusivamente pubblico da parte del medico condotto, sia al pagamento di questo servizio e alle richieste di un aumento di stipendio. Accanto a quella del medico e del chirurgo, funzioni che a Casnigo sono riunite nella persona di un unico dottore, abbiamo l'istituzione della condotta ostetrica. Anche in questo caso, le carte inventariate, più che testimoniare il servizio prestato, si riferiscono agli aspetti più "amministrativi", quali ad esempio le condizioni salariali delle levatrici e alcune controversie in merito al lavoro svolto. La serie contiene inoltre documenti relativi all'opera del medico condotto testimoniata soprattutto nell'ambito di due campi: il primo è quello della promozione di vaccinazioni periodiche fra la popolazione casnighese; chi prestava i propri figli a tale scopo, riceveva dal dottore una somma di denaro che a lui veniva poi rimborsata dal comune; il secondo campo è quello della lotta contro l'epidemia di colera che nel 1855 colpì anche Casnigo. Altre attività inerenti la materia sanitaria, a cui si riferiscono i fascicoli di questa serie, sono le seguenti: la fornitura di medicinali da parte della farmacia di Gandino; la costruzione nel cimitero comunale di una stanza anatomica, con la fornitura della relativa attrezzatura; il servizio del seppellitore comunale; l'ispezione nel cimitero comunale da parte del medico provinciale. Per quanto riguarda il quadro delle istituzioni di riferimento, anche qui appare preponderante il ruolo del delegato provinciale, in questo caso in veste di autorità sanitaria superiore, dalla quale provengono eventuali autorizzazioni e disposizioni, ed alla quale pervengono, sempre per tramite del commissario distrettuale, le comunicazioni e le richieste da parte sia della deputazione comunale sia dei singoli componenti delle due condotte sanitarie.


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