Divisione del comune di Valfondra inferiore


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Come si é già scritto, il comune di Valfondra inferiore, menzionato sin da metà Duecento, nel 1331 faceva capo alla "facta" di Porta Sant'Alessandro.
Il capitano di Bergamo Giovanni Da Lezze afferma, nella sua relazione del 1596, che il comune di Valfondra inferiore era formato da numerose contrade, facenti capo a tre parrocchie, "... le quali solevano esser un solo comune ... ma par che siano poi divise come Fondra, Branci et Carona ...". La divisione, sancita solo un anno prima della relazione del capitano veneto, non permetteva, evidentemente, ancora di definire con certezza la situazione. In ogni caso, il Da Lezze ne parla ancora come di un solo comune, formato da nove contrade per quello che sarà poi il comune di Fondra, tredici per Branzi e quattro per Carona. Il comune era diviso in tre "colonnelli": di Trabuchello (formato dagli abitati di Fondra, Soprafondra, Trabuchello e altri soggetti alla parrocchia di San Lorenzo di Fondra); di mezzo (formato da Branzi, Gardata, Cagnoli, Rivioni e altri soggetti alla parrocchia di San Bartolomeo di Branzi ai quali si aggiungevano le contrade di Prati, Ronco, Caprini, Belfiore e Cornello soggette alla parrocchia di Valleve); e di Carona (formato da Carona, Pagliaro e altri soggetti alla parrocchia di San Giovanni Battista di Carona). Era retto da un console e sei sindaci, due per ogni "colonnello", ai quali il console rendeva conto (1). Gli abitanti erano complessivamente 1410 divisi in 258 fuochi.
Il comune di Valfondra inferiore si presentava come vivace distretto economico caratterizzato da attività estrattive, preindustriali e di allevamento. Una zona tutto sommato non favorita dal punto di vista agricolo, ma inserita in un contesto sia locale sia regionale sia internazionale.
Le tre entità si erano divise nel luglio 1595 dando vita a tre comuni distinti. Branzi a sua volta si divise in tre "squadre": Prati e Rivioni, Gardata e Monaci, Ronco e Branzi, ognuna delle quali esprimeva un "anziano sopra la caneva", al quale era affidato l'incanto della gestione ad un tavernaro.
A partire da quel momento il termine "Valfondra" andò a delineare un comprensorio interno alla valle Brembana Oltre la Goggia formato dai comuni dell'alta valle. Nel 1624, ad esempio, ne facevano parte Carona, Foppolo, Fondra, Cambrembo, Valleve, Branzi e Valnegra. In altre occasione appaiono partecipare alle riunioni del comprensorio rappresentanti di altri comuni quali Moio, Bordogna, Baresi, Roncobello, Trabuchello.
La serie è formata da tre unità (due delle quali in copia ottocentesca) che testimoniano la necessità, a settant'anni di distanza dalla divisione del 1595, di definire con precisione i confini di Carona e Branzi con il comune di Trabuchello, resosi autonomo poco tempo prima da Fondra.
E' da notare, comunque, che la divisione amministrativa del comune di Valfondra non comportò la separazione di tutte le proprietà comunali. Per tutto l'Ottocento, infatti, Carona, Branzi, Fondra e Trabuchello risultano comproprietari dei monti "Carisole" e "Sasso".


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