Forno comunale


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La serie comprende tre sole unità, limitate al secolo XVIII, anche se l'esistenza di un forno comunale per la fabbricazione e la vendita del pane è documentata dagli ordini almeno dal secolo precedente (cfr. unità 27, anno 1657). In particolare si tratta degli atti di nomina dei prestinai comunali designati periodicamente alla gestione del forno o dei "deputati al prestino" (o "ministri per il novo prestino") ovvero dei deputati comunali alla provvista del frumento per i molinari e delle farine per i prestinai comunali, e dei capitoli a cui queste cariche dovevano attenersi per il pubblico interesse (ad es. la fornitura o l'uso di farine di buona qualità). Nel precedente inventario tale documentazione era conservata nella serie intitolata "dazio macina" in quanto i prestinai o i deputati al prestino erano tenuti al pagamento del dazio suddetto al momento dell'acquisto delle farine; con l'attuale ordinamento dell'archivio si è ritenuto più opportuno sottolineare, invece, come la stessa documentazione fosse una testimonianza del funzionamento in Gandino del forno facente parte del complesso dei beni comunali, piuttosto che dell'attività di esazione del dazio.


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