Beneficenza


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La serie "Beneficenza" raccoglie documentazione concernente l'attività di assistenza sociale fornita dalla Congregazione di Carità di Casnigo, istituzione che a partire dal 1827 assume il nome di Luoghi Pii Elemosinieri. Accanto all'assistenza sociale fornita, è qui documentata anche un'intensa attività economica di tali enti, volta a reperire le entrate necessarie a controbilanciare le spese sostenute. Per quanto riguarda l'assistenza, la maggior parte dei fascicoli conserva la corrispondenza relativa al ricovero presso gli istituti ospedalieri di Bergamo: per lo più l'Ospedale Maggiore, allora presso la chiesa di S. Marco, ma anche l'Ospizio della Maddalena, l'Ospizio dei Pazzi di Astino e la Casa di ricovero delle Grazie. Le malattie curate sono malattie croniche come le pellagre e la "tosse petecchiale", malattie veneree come la sifilide ed infine malattie mentali. Inoltre, i Luoghi Pii Elemosinieri potevano richiedere al comune di Bergamo il ricovero di un assistito presso le Terme di Trescore. Solitamente, l'istituto di beneficenza pagava le spese di ricovero ma talvolta era lo stesso comune a supplire nei casi in cui l'istituto riteneva di non dover intervenire. Accanto alle più frequenti spese sanitarie, abbiamo anche alcuni sussidi destinati a famiglie povere o a malati non ricoverati. Un sussidio particolare è l'annuale e tradizionale distribuzione del sale, gestita nei secoli precedenti dal Luogo Pio della Misericordia di Casnigo; al riguardo sono presenti anche controversie e rimostranze relative all'amministrazione o alla sospensione di tale dispensa. Altre attività documentate dalla presente serie sono dei sussidi speciali, ad esempio per i famigliari di cittadini detenuti oppure per le famiglie colpite dal colera del 1855. Per sostenere tali spese di assistenza, la Congregazione di Carità, prima, ed i Luoghi Pii Elemosinieri, poi, potevano contare sul ricavato di un patrimonio immobiliare e mobiliare la cui vendita, locazione o investimento è spesso testimoniato in questa serie. In particolare, i Luoghi Pii Elemosinieri gestivano il patrimonio dell'antico Luogo Pio della Misericordia, fondato su alcuni legati come il Legato Ruggeri o il Legato Giorni. Esemplare, al riguardo, risulta la richiesta da parte dei Luoghi Pii Elemosinieri ai comuni dell'ex - "Valle Gandino" del periodo veneziano, al fine di ottenere la restituzione di un prestito di lire 2000 effettuato in loro favore dalla Misericordia di Casnigo. Ulteriore fonte di entrate era costituita dalle sanzioni pecuniarie imposte dalla Pretura di Gandino, i cui proventi erano devoluti ai poveri del comune. Per quanto riguarda il quadro istituzionale, il comune, il quale aveva diritto di nomina dei membri del consiglio di amministrazione dei Luoghi Pii Elemosinieri, doveva sottoporre al commissario distrettuale sia le pratiche legate più direttamente all'assistenza, sia quelle relative alla gestione economica dell'ente; a sua volta il commissario distrettuale agisce da filtro rispetto alla prioritaria autorizzazione degli atti da parte del delegato provinciale, come ad esempio nel caso della annuale approvazione da parte di questi del conto consuntivo dei Luoghi Pii Elemosinieri.


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