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Le tre unità sono costituite da una notifica da parte dell'Ufficio del Registro di Romano di Lombardia della trasmissione di un verbale di nullatenenza, da una circolare recante indicazioni sul valore di cambio delle monete da 5 e 20 franchi e da alcuni prospetti riassuntivi delle spese sostenute dal comune per l'affrancazione della corrispondenza dal 1878 al 1880. Il comune deriva le proprie entrate da rendite ordinarie, straordinarie e dai prodotti. Appartengono alle prime gli interessi di capitali, i livelli, i censi, le decime, i fitti di case, fondi e di altro genere, il ventesimo dell'imposta prediale, i compensi e gli abbonamenti, le tasse sulle arti, commercio e professioni, le tasse amministrative d'ufficio, quelle per oggetti di polizia, vettovaglie e sanità, le multe per contravvenzioni, i prodotti diversi. Entrate straordinarie derivano dall'esazione di capitali ed i ricavi derivanti dalla vendita di immobili.
I prodotti sono costituiti dalle sovrimposte sui generi di consumi e dalla sovrimposta sull'estimo. Le spese si articolano anch'esse in ordinarie e straordinarie. Quelle ordinarie sono relative ad onorari, spese d'ufficio, pensioni, sovvenzioni, interessi di capitali debitori, livelli, censi, decime, fitti di locali, strade, acque e cimiteri, compensi ed abbonamenti, sacre funzioni e spese di culto, spese per pubblica beneficenza, per polizia comunale, per fazioni militari, per coscrizione, per istruzione pubblica, spese diverse, fondo di riserva.
Le spese straordinarie possono riguardare aspetti diversi, dalle forniture alle opere pubbliche all'acquisto di beni immobili.