Finanze


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Sotto questo titolo si è ritenuto utile riunire cinque "voci", tutte riguardanti differenti tipi di imposta, che apparivano come separate nell'archivio comunale post-unitario: nella presente serie, tali cinque "voci" corrispondono ai seguenti cinque sottotitoli. Nel sottotitolo "Imposte su terreni e fabbricati" è raccolta prevalentemente documentazione relativa al riordinamento dell'imposta fondiaria stabilito dalla legge 1° marzo 1886 e dal relativo regolamento attuativo del 2 agosto 1887. Accanto alle disposizioni dell'Intendenza di finanza e della prefettura di Bergamo in merito all'esazione di tali imposte, si conservano qui gli atti relativi all'istituzione di una commissione censuaria comunale, prevista da detta legge, che ha il compito di effettuare la revisione catastale a Casnigo. Il sottotitolo "Dazio consumo" individua sette fascicoli per un ristretto arco cronologico, relativi all'esazione del dazio sul consumo alla quale il comune era tenuto fin dalla legge comunale del 1865, che ne prevedeva l'imposizione ai vari esercenti del comune. In particolare, si conserva qui la documentazione relativa alla suddivisione di tale imposta all'interno di appositi "consorzi"; questi potevano essere stretti a due livelli: sia fra Casnigo ed una serie di comuni confinanti, sia fra gli stessi esercenti all'interno del singolo comune di Casnigo. Anche in questo caso, le istituzioni di riferimento sono l'Intendenza di finanza e la prefettura di Bergamo, nonché la sottoprefettura di Clusone. Insieme a questo primo tipo di documentazione c'è, in ogni fascicolo, una parte relativa al controllo da parte del comune dei pesi e delle misure utilizzate dai commercianti, costituita per lo più da circolari e disposizioni del Verificatore dell'Ufficio metrico e del saggio e marchio dei metalli preziosi, il quale corrispondeva in merito direttamente con il sindaco. Nel sottotitolo "Tassa di registro" è raccolta documentazione relativa all'imposta sulle eredità e sui passaggi di proprietà. Fino al 1864, l'Ufficio del Registro a cui far riferimento è quello di Clusone, dopodiché viene aperto un Ufficio del Registro anche a Gandino, al quale fanno direttamente riferimento sindaco e giunta municipale di Casnigo. L'Ufficio del Registro di Gandino dipende dall'Intendenza di finanza di Bergamo, sede provinciale dell'Amministrazione statale del Demanio e delle Tasse. All'ufficio di Gandino il comune di Casnigo è anche tenuto a presentare la denuncia delle proprie rendite, relativamente all'imposta di manomorta sui corpi morali, così come prescritto dal Decreto del 25 settembre 1874. Il decreto regio dell'11 febbraio 1870 istituiva la "tassa di famiglia o di fuocatico", denominazione, quest'ultima, derivante dal termine "fuoco", utilizzato anticamente come sinonimo di famiglia. Tuttavia la corrispondenza qui conservata testimonia una iniziale resistenza, da parte del consiglio comunale, nel decidersi ad applicare tale imposta alla popolazione di Casnigo. In base a tale decreto, ogni anno, nella sessione primaverile, il consiglio comunale e la giunta dovevano dividere la popolazione in categorie di contribuzione, fino al numero di 8, compilando nello stesso tempo anche un elenco delle famiglie esenti da questa tassazione per povertà. Gli elenchi delle famiglie soggette alla tassa riportano, per ogni famiglia, dati e informazioni incolonnate al di sotto delle seguenti voci: cognome e nome del capofamiglia; numero dei membri della famiglia; possidenza, industria, professione del capofamiglia o della famiglia; contrada e numero civico dell'abitazione; categoria di contribuzione e importo dovuto. Infine relativamente alla "tassa sul macinato" istituita dalla legge 7 luglio 1868, si conserva quest'unico esemplare di regolamento municipale, relativo all'applicazione di tale imposta nei confronti dei fornai di Casnigo, con relativa puntualizzazione da parte del sottoprefetto di Clusone.

Nessuna unità

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