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Il titolo beneficenza raccoglie documentazione concernente il pagamento spedalità malati poveri (1), trasmissione di conti consuntivi della Congregazione di Carità (2), nomina di membri, del segretario e dell'esattore della Congregazione di Carità (3). I comuni sopperivano ai bisogni degli ospedali, orfanotrofi ed altri istituti caritativi. Se tali istituti mancavano nel comune, questo doveva sostituirsi proporzionalmente alle spese di mantenimento dei bisognosi attraverso l'assunzione da parte del comune delle spese di spedalità, baliatico, cura delle malattie contagiose, ammissione gratuita alle cure termali, cura dei pellagrosi, sussidio illegittimi. Oltre al ricovero degli esposti e degli interdetti altre attività erano la concessione di sussidi straordinari, l'erogazione di sussidi straordinari "ad personam", la liquidazione dei crediti dell'Ospedale maggiore per le cure prestate ai poveri, l'assistenza ai fanciulli; il comune si occupava anche di notificare la presenza di casi di malattie contagiose.