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La presente serie raccoglie materiale documentario relativo alle attività minerarie svolte nel territorio di Casnigo: in particolare, da una parte si hanno prospetti statistici richiesti e compilati a fini fiscali, dall'altra abbiamo le pratiche relative ai permessi richiesti al comune, e da questo concessi, per poter insediare nuove attività di estrazione. Tali attività avrebbero così affiancato l'unica realmente testimoniata dalle carte qui conservate: l'estrazione di lignite da parte della ditta "Felice Botta" di Milano. In particolare risulta di un certo interesse la locazione per 25 anni di due fondi comunali alla "Società del Gres" della ditta "Paravicini, Mornigotti, Carletti e C." di Milano allo scopo di aprire una cava di argilla e sabbia, di cui però non si registra ulteriore notizia. Il quadro normativo entro cui si muovono richieste, deliberazioni consiliari o di giunta, e autorizzazioni superiori, è quello della legge del 20 novembre 1859 su miniere, cave e mine. L'istituzione di riferimento in tale materia è la sottoprefettura di Clusone, a cui il sindaco di Casnigo deve chiedere l'autorizzazione prima di rilasciare qualsiasi permesso di estrazione. A partire dal 1871, compare anche il Corpo Reale delle miniere, nell'esercizio dei suoi poteri di vigilanza e controllo sulle attività estrattive.