Contenuto
Con la sovrana patente 7 aprile 1815, atto costitutivo del Regno Lombardo Veneto, venne deciso che l'organizzazione amministrativa dei comuni dovesse, per il momento, rimanere tale e quale al periodo napoleonico, mantenendo cioè la suddivisione in tre classi. Con la patente 12 febbraio 1816 si diede una nuova legge agli enti locali. Nel comune di Piazzo Alto e Piazzo Basso esisteva un convocato e una deputazione comunale (1). Il convocato (2) era costituito dalla totalità dei possessori iscritti col proprio nome nei registri del censo e le sue competenze riguardavano l'amministrazione del comune. Il convocato, come il consiglio, si radunava due volte l'anno in sessione ordinaria e straordinaria; nella prima sessione si esaminavano i conti dell'anno precedente e si approvava il conto consuntivo, nella seconda, tra le altre cose, si approvava il bilancio di previsione. La deputazione, composta da tre possidenti del comune scelti dal convocato, doveva disporre e deliberare in merito agli affari riguardanti l'amministrazione del comune, dare esecuzione alle deliberazioni del consiglio, gestire il patrimonio comunale e vigilare sull'osservanza delle leggi del governo.
La legge 20 marzo 1865, n. 2248 dava un nuovo assetto all'amministrazione dei comuni e delle province. Il comune prima dell'Unità d'Italia, per il breve periodo del Regno Sardo Lombardo, era amministrato sulla base della Legge 20 novembre 1859, n.3754 sull'ordinamento comunale e provinciale e per quanto concerne l'amministrazione patrimoniale dalla Legge 25 ottobre 1859 sui bilanci preventivi e consuntivi. Secondo il Titolo I della Legge comunale e provinciale 1865/n.2248 il Regno venne diviso in Province, Circondari, Mandamenti e Comuni. Il Prefetto è il rappresentante del potere esecutivo nell'ambito della provincia, coadiuvato da un Consiglio di Prefettura (le attribuzioni di entrambi sono fissate dalla predetta legge n.3754/1859). Nell'ambito del circondario è collocato un sottoprefetto che esegue oltre alle incombenze prefissate dalla legge le direttive del Prefetto.