Guardia nazionale


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L'istituzione della Guardia Nazionale trova il suo statuto fondamentale in un regio decreto del Regno Italiano del 4 marzo 1848, che venne innovato con la legge 27 febbraio 1859 per il riordinamento della Guardia Nazionale ed esteso alla Lombardia con regio decreto 18 giugno 1859. Successivamente ancora, la materia venne regolata dalla legge 4 agosto 1861 e dal relativo regolamento 31 luglio 1862. La Guardia Nazionale, in cui il termine "nazionale" a quel tempo è ancora sinonimo di "popolare", è composta da tutti i sudditi che pagano imposte dirette; il servizio della milizia consiste nel servizio ordinario all'interno del comune, nel servizio di distaccamento fuori del territorio del comune e nel servizio dei corpi distaccati per coadiuvare l'esercito. I corpi distaccati andavano a formare la Guardia nazionale "mobile", la cui attività era regolata dalla legge del 1861. Ad un "Consiglio di ricognizione", le cui funzioni sono esercitate dal consiglio comunale presieduto dal sindaco, spetta la compilazione dei prospetti degli individui assegnati ai servizi ordinari o di riserva, la ripartizione in compagnie per il servizio comunale, nonché la decisione circa la documentazione presentata eventualmente per la dispensa dal servizio. Il presidente del Consiglio di ricognizione deve pure formare l'elenco dei graduati e dei militi che successivamente fanno parte dei "Consigli di disciplina", i quali giudicano sulle infrazioni commesse dai militi. A cura del giudice di ogni mandamento, viene formato anche un "Comitato di revisione", costituito, oltre che da tale giudice, da 12 membri estratti a sorte da una lista comprendente ufficiali, sottufficiali, caporali e militi presentatagli dal sindaco di ogni comune del mandamento: le competenze di tale comitato sono limitate ad oggetti concernenti l'interesse individuale e l'andamento in servizio di ciascun milite. Nei fascicoli della presente serie sono raccolti sia la corrispondenza relativa all'istituzione e all'attività della Guardia Nazionale a Casnigo, sia i prospetti e gli elenchi delle matricole e dei militi assegnati al servizio ordinario o di riserva. I prospetti delle matricole della Guardia Nazionale recano, accanto al nome, indicazioni relative alla professione e alla contrada di abitazione col numero civico, nonché, talvolta, relative anche allo stato civile ed al grado di istruzione. Il ruolo permanente della Guardia Nazionale "mobile", secondo la legge del 1861, suddivideva i militi in tre categorie: celibi o vedovi senza figli; ammogliati senza prole; infine gli ammogliati con prole. Nel quadro istituzionale di riferimento, al disopra del "Consiglio di ricognizione" esercitato dal consiglio comunale presieduto dal sindaco, abbiamo direttamente dipendenti dal Ministero degli Interni, la prefettura, l'"intendenza del circondario", poi denominata "sottoprefettura", di Clusone, il Comitato di revisione e la Giudicatura mandamentale di Gandino.


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