9 Pubblica istruzione


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Il titolo "Istruzione" è costituito da due buste divise in fascicoli annuali dal 1800 al 1814, a cui si aggiunge una busta sottotitolata "Commissaria Rottigni" contenente oltre ai fascicoli annuali dal 1797 al 1814, i registri della Commissaria, due fascicoli permanenti di carte risalenti all'antico regime e due pratiche datate in epoca lombardo-veneta. Una documentazione così composita è dovuta ai profondi cambiamenti dell'organizzazione e del controllo dell'istruzione che avvengono in regime napoleonico. Mentre in antico regime, infatti, l'istruzione era gestita liberamente da opere pie e di beneficenza, sotto Napoleone essa diventa pubblica e sottoposta al controllo delle amministrazioni locali. Così, come si può desumere dal carteggio stesso, in Gandino fino a circa il 1800 l'istruzione veniva impartita grazie alla Misericordia locale, che si occupava soprattutto dell'educazione dei poveri, e alla Commissaria Rottigni. Questa era stata costituita in seguito al testamento di don Francesco Rottigni, originario di Gandino e arciprete di Montagnana, in data 23 luglio 1660 che devolveva la propria eredità, oltre che alla celebrazione di messe, all'istituzione di pubbliche scuole in Gandino. La Commissaria, che si occupava dell'amministrazione della suddetta eredità, era composta da un numero variabile di membri da due a cinque, tra cui i parroci di Gandino, ed eleggeva un proprio tesoriere. I commissari si occupavano quindi dell'organizzazione delle scuole: nominavano gli insegnanti, stabilivano i regolamenti scolastici e le tariffe per insegnanti e scolari. Nel 1787 la Commissaria accolse la richiesta della Misericordia di aggregazione delle proprie tre scuole per i poveri a quelle della Commissaria stessa assoggettandole ai regolamenti e alla totale dipendenza del rettore di queste ultime; alla Misericordia rimaneva il diritto d'elezione di alcuni maestri. Le scuole della Commissaria si tenevano in locali di sua proprietà; nel 1802, però, richiese all'amministrazione dell'ospedale degli Infermi di poter traslocare nei locali dell'ospedale stesso in cambio dell'usufrutto di quelli della Commissaria. Le prime ingerenze dell'amministrazione locale nella gestione dell'istruzione, come dimostra la documentazione, risalgono al 1800 con l'emanazione di ordinanze sull'organizzazione scolastica e la pubblicazione di concorsi per la nomina di maestri. La legge sulla pubblica istruzione è, però, del 4 settembre 1802 ed in forza di tale legge la municipalità di Gandino propose al consiglio comunale una radicale riforma della scuola. Nel 1803, in seguito al consenso del consiglio, la municipalità nominò una commissione comunale per le pubbliche scuole in cui veniva concentrata l'autorità in tema di pubblica istruzione. Alla commissione comunale, dunque, veniva trasferita la competenza circa l'organizzazione scolastica mediante la proposizione di progetti al consiglio comunale per la loro approvazione. Come si può ricavare dal "Libro delli consigli" della Commissaria Rottigni, a questa rimase il diritto di nomina dei maestri sino al 1806 quando i deputati della Commissaria vennero affiancati da un membro della commissione comunale in occasione, appunto, delle suddette nomine. Nello stesso anno la municipalità fece ricorso contro la nomina dei deputati della Commissaria avvenuta senza la sua consultazione, con l'intento di ottenere anche l'amministrazione dei fondi della Commissaria stessa affidandola alla commissione comunale per le pubbliche scuole, ma il prefetto dispose il solo trasferimento del potere di sorveglianza sulle scuole e non della gestione delle sostanze . Nel 1807 la Commissaria aveva il solo compito di indire i concorsi per gli insegnanti e sottoporre poi l'elenco dei concorrenti abilitati alla commissione comunale per la loro nomina. Dal 1810 la commissione comunale rileva completamente la Commissaria Rottigni nella gestione della pubblica istruzione: il "Libro delli consigli" della Commissaria, infatti, da questa data registra anche le sedute della commissione comunale, i cui componenti in parte corrispondevano a quelli della stessa Commissaria. Parte dei fondi dell'eredità Rottigni venivano messi a disposizione dell'amministrazione comunale per i pagamenti relativi alla pubblica istruzione.
Il carteggio della serie "Istruzione", dunque, è in parte costituito dalle istruzioni e comunicazioni varie delle istituzioni centrali, cioè del commissario straordinario di governo prima o del prefetto e vice prefetto poi e del cancelliere censuario, per tutto ciò che riguardava la pubblica istruzione e la cultura in generale; in parte dalle ordinanze della municipalità o della commissione per le pubbliche scuole, in seguito alle deliberazioni per la sua istituzione, circa l'organizzazione scolastica locale e l'indizione di concorsi per la nomina degli insegnanti. La documentazione contiene inoltre: i prospetti relativi alle scuole, con informazioni circa gli insegnamenti, gli insegnanti e gli alunni, che venivano richiesti periodicamente dalle istituzioni superiori; richieste diverse degli insegnanti, soprattutto relative alle assunzioni o ai pagamenti; la corrispondenza fra il cancelliere censuario e le amministrazioni del distretto con cui faceva da intermediario anche inerentemente alle questioni di pubblica istruzione.
Il carteggio contenuto nella busta intitolata "Commissaria Rottigni" riguarda invece l'amministrazione dell'eredità Rottigni, anche per ciò che riguardava la celebrazione di messe. In particolare vi si ritrovano alcuni estratti di deliberazioni della Commissaria circa la gestione e l'organizzazione delle scuole, le comunicazioni della municipalità circa le competenze in tali materie, e per alcune annualità i bilanci consuntivi della Commissaria che dovevano essere trasmessi alla municipalità. I due fascicoli permanenti contengono documentazione di antico regime: in uno si tratta del carteggio restituito dagli eredi di don Francesco Napolini, che fu rettore delle scuole della Commissaria, alla stessa e relativo ad una vertenza per il risarcimento di spese effettuate a favore della Commissaria dallo stesso Napolini; il secondo contiene documentazione relativa all'istituzione della Commissaria e della Cappellania Rottigni e l'atto di aggregazione delle scuole della Misericordia a quelle della Commissaria. Vi sono poi i registri, quasi tutti di contabilità, con l'eccezione di un "Libro delli consigli" contenente le deliberazioni della Commissaria, una pratica relativa ad una sentenza emessa a terminazione di una vertenza fra la Commissaria ed una ditta di Gandino per la liquidazione di interessi su capitali e un contratto di permuta di beni immobili fra la Commissaria e un privato.
(s.b.)

Nessuna unità

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