Documentazione dall'anno 1800 all'anno 1846


Storia archivistica
La ripartizione d'archivio relativa al periodo 1800-1846 è quella che presenta la documentazione più consistente, trattandosi di 172 buste, oltre ad una busta di carte estranee concernenti crediti e debiti del comune di Sondalo. I faldoni sono formati quasi interamente da fascicoli e da pochi isolati atti singoli. L'inventario novecentesco è, relativamente a questa sezione, alquanto lacunoso e a volte poco attendibile; inoltre, più che altrove, durante le fasi preliminari del lavoro di inventariazione si è dovuto procedere a un'operazione di riordinamento del materiale contenuto nelle buste, probabilmente a causa di una fuoriuscita dello stesso dalle buste originarie, e alla corretta ricollocazione di una cospicua documentazione appartenente, dal punto di vista cronologico, ad altre sezioni dell'archivio.
Per motivi difficilmente spiegabili, inoltre, non tutti i faldoni risultavano schedati nell'inventario novecentesco: delle 15 buste costituenti la categoria "Fazioni militari", per esempio, solo 4 risultavano presenti in inventario. Sempre durante le operazioni di riordino si è provveduto anche a smistare e reinserire i documenti raccolti in alcuni faldoni che recavano la generica dicitura di "Miscellanea". Tuttavia bisogna notare che, procedendo a un riscontro della documentazione con quanto riportato dall'inventario novecentesco, è stato possibile appurare come non ci siano stati grossi ammanchi e perdite della documentazione.
Questa è stata ordinata sulla base di un titolario articolato in 64 categorie e, in linea di massima, segue il repertorio dell'anno 1847 presente in archivio; tuttavia, dal confronto delle segnature presenti sugli atti cartacei con quelle delle camicie in cui gli stessi sono contenuti, si osserva come tutta la documentazione della sezione 1800-1846 abbia subito un nuovo ordinamento forse proprio verso la metà del sec. XIX, appunto quando si nominò una commissione incaricata di sovrintendere i lavori di riordino e inventariazione dell'archivio comunale, incarico affidato poi a Carlo Piccioli.
Per quanto riguarda l'identificazione della singola unità archivistica all'interno della sezione, questa avviene mediante il numero della busta e del fascicolo; dove è stato possibile sono state mantenute le segnature originarie in modo tale da consentire sempre un riscontro con l'inventario novecentesco. Possiamo notare infine come nella documentazione compresa tra il 1810 e il 1816 siano presenti atti relativi ai comuni di Lovero e di Sernio, poiché dal punto di vista amministrativo in questo periodo essi facevano parte del comune di Tirano.

Nessuna unità

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