Sezione ottocentesca


Storia archivistica
L'archivio comunale ottocentesco si trova attualmente collocato in due locali ricavati nel sottotetto del palazzo municipale muniti di apposite scaffalature; la documentazione è stata ordinata all'origine, in base a criteri cronologici, in 5 sezioni secondo il seguente schema:
1) dal 1800 al 1846
2) dal 1847 al 1863
3) dal 1864 al 1869
4) dal 1870 al 1893
5) dal 1894 al 1897
Accanto a queste sezioni principali sono presenti alcuni fondi archivistici, di minori dimensioni, prodotti da altri enti quali il consorzio dell'Adda e la commissaria distrettuale.
Durante questa fase di lavoro sono state esaminate le ultime tre sezioni d'archivio ovvero la documentazione compresa fra il 1864 e il 1897; si è trattato del solo lavoro d'inventariazione in quanto il lavoro di riordino era già stato svolto nell'anno 1978 dalla dott.ssa Maria Aurora Carugo (1).
E' stato possibile procedere a una verifica del materiale con quanto riportato dall'inventario novecentesco presente in archivio che, anche se incompleto e talora poco attendibile, ha permesso di constatare come, in linea generale, non c'è stata dispersione di documentazione. L'unica differenza di una certa entità riguarda i faldoni definiti "Patrimonio comunale, santuario" i cui atti risultano ora collocati con la rimante documentazione costituente il fondo archivistico del santuario di Madonna di Tirano.
Le sezioni esaminate presentano titolari diversi: la documentazione della sezione 1864-1869 è stata ordinata sulla base di 38 categorie, quella relativa al periodo 1870-1893 sulla base di 49 categorie mentre la sezione 1894-1897 presenta 14 titoli principali ulteriormente suddivisi in categorie.
In merito ai vari titolari su cui si basano le 5 sezioni d'archivio può essere interessante un confronto con i due "Repertori dell'archivio comunale di Tirano", uno dell'anno 1825(2) e l'altro dell'anno 1847(3), presenti in archivio.
Per quanto riguarda invece l'identificazione delle singole unità all'interno dell'archivio, trattandosi di un fondo dall'ordinamento consolidato, sono state utilizzate le segnature originarie intervenendo solo nei casi necessari e riportando in nota la segnatura originaria. In molti casi all'interno dei fascicoli sono presenti documenti che non rientrano nei limiti cronologici della sezione d'appartenenza ma, trattandosi quasi sempre di allegati a pratiche così costituite all'origine, non è sembrato opportuno provvedere a una loro diversa collocazione.
Poche sono le notizie sull'archivio desumibili dalla documentazione presente: alcuni atti dell'anno 1862 sono relativi alla nomina di una commissione incaricata di sovrintendere i lavori di riordino ed inventariazione dell'archivio comunale il cui incarico venne affidato a Carlo Piccioli ("Patrimonio comunale" fasc. 1, sez. 1870-1893). L'esito dei lavori si trova in un rendiconto morale dell'amministrazione comunale dell'anno 1865 in cui, fra l'altro, si scrive: "Anche il riordinamento dell'archivio comunale a cui da tanto tempo erasi posto mano ebbe in quest'anno il suo compimento per modo che classati acconciamente gli atti esistenti in ufficio riesce ora agevole il rintracciarli..." ("Amministrazione comunale" fasc. 11, sez. 1864-1869).
Notizie più recenti sull'archivio sono invece desumibili dalla relazione sull'ispezione archivistica compiuta nell'anno 1953 dal dott. Giannone e dalla già accennata relazione del 1978 della dott.ssa Carugo.

Nessuna unità

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