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Le 26 unità che formano il titolo documentano in modo frammentario e poco omogeneo uno dei più tipici fatti che caratterizzavano la società e la vita delle vallate bergamasche: l'emigrazione.
La documentazione, che copre il periodo fra l'Unità e la fine del secolo, permette di farsi un'idea, seppur limitata, delle correnti migratorie verso l'estero, grazie alle circolari a tal riguardo delle autorità centrali (prefettura di Bergamo e ministero degli esteri), alla richiesta di passaporti ma soprattutto al carteggio circa la presenza all'estero di abitanti di Branzi.