Sezione 1816-1859


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La sezione in oggetto è costituita essenzialmente da carteggio, con amministrazioni comunali di comuni circonvicini, con le istituzioni centrali, che esercitavano poteri di vigilanza sui comuni e alle quali i comuni, nella gerarchia amministrativa del Regno Lombardo-Veneto, erano comunque subordinati. Risulta necessario, in via preliminare fare cenno, brevemente, di tali istituzioni e degli ambiti nei quali interagivano con i comuni. Durante il periodo Lombardo-Veneto il territorio della regione Lombardia era suddiviso in province, e le province in distretti. Sorisole era collocata nel I distretto della provincia di Bergamo. L'autorità amministrativa e politica superiore è il Governo. Ogni governo si divide in province rette da un delegato, ogni provincia in distretti governati da un commissariato distrettuale, ogni distretto in comuni amministrati da congregazioni municipali da deputazioni comunali, rispettivamente se si tratti di città o comuni. L'amministrazione di ciascuna provincia è affidata ad una delegazione che dipende dal Governo, il commissario è sotto la dipendenza della delegazione. Il Governo rappresenta la principale autorità e amministrativa per tutto il territorio assegnatogli. E' composto da un presidente, da un vice presidente, di consiglieri, di segretari, vice segretari, alunni di concetto e dagli uffici incaricati della manipolazione degli affari. Fino al 1830 si divideva in due rami: il politico e il camerale, essendo in esso concentrata la direzione superiore di tutti i rami camerali e di finanza già appartenenti alla cessata Intendenza di Finanza. Dal 1830, appunto, viene istituito il Magistrato Camerale (costituito da un presidente e sei consiglieri di Governo e dipendente dalla I. R. Camera Aulica Generale (Notificazione del 15 giugno 1830). Con tale istituzione cessano anche di esistere gli uffici delle Direzioni delle Dogane, delle Privative e dazi di Consumo, del Demanio, dei beni della Corona, boschi e diritti uniti che confluiscono tutti nel Magistrato Camerale. Uffici consulenti, direttivi ed esecutivi del Governo, per gli oggetti di amministrazione pubblica e polizia sono: la Direzione generale della polizia, l'Ufficio di revisione dei libri e delle stampe, l'Amministrazione generale del censo e delle imposte dirette, la Direzione delle pubbliche costruzioni. Gli uffici che dipendono dal Magistrato camerale, per gli oggetti finanziari ed economici sono: la Prefettura del Monte Lombardo Veneto, la Direzione della I. R. Zecca garanzia e del lotto, le Intendenze di Finanza provinciali, la Cassa centrale, gli Ispettorati delle fabbriche e dei tabacchi, dei nitri e delle polveri e del Demanio, l'Ufficio delle tasse, l'Ufficio del bollo e dei libri bollettari, l'Ispettorato generale dei boschi, l'Ispettorato delle miniere di Agordo. Sono uffici consulenti del Governo e del Magistrato Camerale l'Ufficio Fiscale e la Ragioneria centrale. Presso il Governo, con competenza per gli oggetti di sanità è insediato un Protomedico. Nelle città dove esiste il Governo c'è una Congregazione Centrale. Si tratta di un collegio permanente composto da un possidente nobile e da uno non nobile per ogni provincia, nonché di un rappresentante di ciascuna città regia. Queste persone assumono il nome di Deputati, hanno il rango di Consiglieri di Governo, durano in carica sei anni e possono essere rieletti dopo il termine. Questo collegio è solamente consultivo e non deliberativo, ha per presidente il Governatore o chi ne fa le veci. La sua competenza riguarda affari relativi al censo, alla ripartizione fiscale, alla direzione e ispezione della manutenzione delle strade e degli argini dei fiumi non immediatamente amministrate dallo Stato, alla beneficenza, in relazione al funzionamento di tutti gli istituti, ospedali e orfanotrofi. La competenza della Congregazione Centrale in questi settori si limita all'ispezione: ogni atto esecutivo deve essere rimesso alle Congregazioni Provinciali e alle Comunità. L'amministrazione di ogni provincia è affidata ad una Delegazione provinciale che dipende dal Governo; ogni distretto della provincia è infine governato da un Commissario Distrettuale (già Cancelliere del Censo fino al 1819). Le Delegazioni provinciali sono autorità superiori politico amministrative nell'estensione del territorio loro affidato; sostituirono le prefetture dal 1° febbraio 1816, sono immediatamente subordinate al Governo al quale rispondono. L'ufficio di compone di un Delegato, di un Vice Delegato e, nella provincia di Bergamo, di un Aggiunto. Alle Delegazioni sono subordinati i commissariati distrettuali, i comuni, le intendenze di finanza e i commissari di polizia. I Delegati devono effettuare ogni anno un giro ispettivo della provincia per riferire al Governo le necessità e la condotta delle amministrazioni secondarie. I Commissari distrettuali una volta denominati cancellieri del censo sono i responsabili dell'amministrazione del distretto (Istruzioni 12 aprile 1816). Esercitano, dipendentemente dalla Delegazione Provinciale, una superiore vigilanza per l'adempimento delle leggi politiche, danno esecuzione alle determinazioni della Delegazione Provinciale, diramano leggi e regolamenti. I Commissariati distrettuali vigilano in maniera capillare su tutti gli atti della deputazione comunale. I commissari si recano nei comuni del loro distretto nei giorni di mercato dove conferiscono coi deputati e con l'agente comunale, assistono i deputati nelle visite alle strade, ponti, argini che necessitano di spese per la manutenzione, vigilano sull'appalto delle entrate comunali, intervengono all'elezione dei parroci la cui elezione sia diritto del comune, controllano l'assunzione di stipendiati e salariati del comune, trasmettono alla delegazione provinciale il conto consuntivo e il conto preventivo ecc. Sostanzialmente non c'era atto della deputazione comunale che non venisse controllato dal commissariato. Annualmente spedivano una propria relazione alla delegazione provinciale (entro il mese di marzo in genere) divisa in vari articoli: variazioni di confine del territorio del distretto e dei comuni; deliberazioni sulle esattorie comunali; debiti dei comuni; alienazioni di fondi e rendite; stato dei terreni incolti, dei pascoli, delle paludi delle alpi e dei boschi di proprietà di ogni comune; notizie circa la trasmissione dei bilanci consuntivi; stato delle strade e notizie su relativi appalti delle manutenzioni: ad ogni capitolo i commissari presentano i diversi provvedimenti presi in merito. Nel proprio archivio il commissario tiene diverse caselle quante sono i diversi comuni componenti il distretto, in cui collocare gli atti pendenti che a ciascuno si riferiscono, con l'aggiunta di altra casella per gli affari che abbracciano l'intero distretto.

Nessuna unità

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