Estimi


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Per quanto riguarda la definizione del termine "estimo" e le note tecniche relative alla sua formazione si rimanda all'introduzione dell'omonima serie dell'archivio del comune (1.19). Per quanto riguarda la Valle va solamente ricordato che lo statuto del 1435 contiene un solo capitolo riguardante l'attività di esazione fiscale spettante alla Valle stessa, mentre non vi è alcun riferimento alle procedure di estimazione, per le quali ci si rifaceva evidentemente alle norme valide per tutto il Bergamasco e la cui applicazione era demandata ai singoli comuni. Secondo quanto testimoniato dalla relazione del capitano Da Lezze del 1596, a quella data, alla Valle spettava il pagamento di 2 caratti d'estimo ripartiti tra i vari comuni (1).
Nell'archivio di Valle sono contenute otto unità, tra cui un registro d'estimo del 1520 e quello redatto in occasione dell'estimo generale del territorio del 1547, riguardanti la ripartizione dei caratti d'estimo tra i comuni della Valle e le polizze presentate dagli stessi. Si segnala inoltre un registro del 1582 riguardante i beni della Valle che venivano estimati con la città di Bergamo e i cittadini di Bergamo residenti nella Valle.


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