Nomine impiegati


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Nel presente titolo, che copre l'arco cronologico 1838-1855 e comprende sei unità, è confluita documentazione relativa al servizio del personale addetto alla tutela dei beni boschivi e pascolivi del comune in periodo Lombardo Veneto (guarda boschi comunale e squadriglie di guardie boschive operanti sul territorio) e alla nomina dei "governatori" ossia custodi dei pascoli posti sul monte Campo e sul monte Celtro. Il precedente inventario raccoglieva sotto il titolo III Polizia urbana e rurale varia documentazione relativa principalmente alla nomina delle guardie boschive e delle guardie campestri fra il 1853 e il 1897 e sotto il Titolo XI Agricoltura, industria e commercio le nomine dei governatori dei pascoli fra il 1838 e il 1896. Il presente intervento, che ha mirato a una più corretta individuazione delle serie documentarie, sia sulla base delle segnature originarie che, in mancanza di queste, del titolario dell'epoca (cfr. scheda introduttiva all'archivio), ha suddiviso tale documentazione fra la presente serie e la serie Boschi e miniere (nella sezione successiva.) per quanto riguarda le nomine delle guardie boschive, e fra la presente serie e la serie Beni comunali per quanto riguarda le nomine dei governatori dei pascoli. Quest'ultima documentazione confluirà già nel 1850, quindi dieci anni prima della cesura storica rappresentata dal cambio di governo, nella serie Beni comunali, titolo presente sia in questa sezione di archivio che in quella successiva. La documentazione relativa alla tutela dei boschi invece nella successiva sezione di archivio rientrerà nel titolo Boschi e miniere. La tutela dei beni boschivi era, come già in epoca veneta, ritenuta di primaria importanza dall'autorità governativa oltre che per la produzione di legname anche per la manutenzione del territorio. La legislazione dell'epoca, riferentesi alla legge forestale austriaca del 1811, distingue tre categorie di boschi: quelli di regio diritto (posti in Austria superiore, Tirolo, Lombardo veneto e nei confini militari: per quanto riguarda la Lombardia posti essenzialmente in Veneto e usati per i cantieri navali), quelli comunali e quelli privati. Per l'amministrazione, la sorveglianza e la conservazione di tutti i boschi sono istituiti degli Ispettorati forestali sparsi nelle province: per quanto riguarda la provincia di Bergamo è istituita un'Amministrazione forestale in Bergamo con un Ispettore e un Sottocapo; un Sotto ispettore e un Sottocapo in Clusone e un Sotto ispettore e un Sottocapo in Breno. Per ogni sotto ispezione è previsto un numero sufficiente di guardaboschi divisi in squadre e squadriglie dirette da un capo-guardia. I comuni e gli stabilimenti pubblici sono tenuti a concorrere alle spese dell'amministrazione forestale. Le guardie addette alla sorveglianza dei boschi devono a prestare un giuramento nelle mani dell'autorità governativa, possono essere armate e indossare un'uniforme. Gli ispettori forestali possono inoltre disporre delle ispezioni straordinarie. In ogni comune è prevista, se necessaria, la presenza di una o più guardie campestri che si occupano della conservazione dei raccolti, dei frutti, e delle proprietà rurali di ogni tipo; dove esistono guardie dei boschi comunali esse possono sostenere sia l'una che l'altra funzione. Gli aspiranti guarda boschi devono avere più di 25 anni. Nelle assunzioni, che vengono disposte dal consiglio comunale, si preferiscono i militari in congedo. Le guardie boschive comunali, che sono di fatto ufficiali di polizia giudiziaria, sono poste sotto la sorveglianza dell'Ispettorato forestale. La nomina deve essere approvata dalla Delegazione provinciale. Questa rilascia un brevetto che poi spedisce all'amministrazione forestale per la vidimazione. Compito dei guarda boschi comunali e delle squadriglie territoriali è ovviamente quello di far rispettare i regolamenti generali e locali sull'uso dei boschi. La legislazione prevede che almeno un quarto dei boschi demaniali comunali e degli enti pubblici deve essere riservata per crescere ad alto fusto; invece i boschi cedui, cioè quelli riservati al taglio, il periodo di "taglio ordinario", cioè di riposo fra un taglio e l'altro, deve essere almeno di 7 anni. Per quanto riguarda i diritti di pascolo e raccolta sono le amministrazioni locali che stabiliscono se tali diritti devono essere mantenuti sui vari boschi. I regolamenti locali devono essere comunque sempre approvati dall'Ispettorato forestale. I "governatori dei monti", ossia i custodi dei pascoli di proprietà comunale posti sul monte Campo (territorio di Serina) e sul monte Celtro (territorio di Mezzoldo), avevano il compito di prendere in consegna all'inizio di luglio i bovini e gli equini mandati dai rispettivi proprietari al pascolo su tali monti ("pascoli alti"). Si occupavano della riscossione della tassa sul pascolo, che veniva registrata su un apposito Libro scoderolo, di cui é rimasto un solo esemplare (cfr. unità 1-47, serie Beni comunali) e della produzione del formaggio con il latte fornito dalle bestie al pascolo. Per tale operazione erano attrezzate apposite casere, la cui manutenzione era affidata ora direttamente alla Deputazione comunale, ora al governatore in carica, ora a un "sorvegliante" appositamente eletto. Qualora si riscontrasse la necessità di ristrutturazione, essa veniva, previa gara d'appalto affidata a maestri muratori del luogo (Serina o Mezzoldo). Come già osservato più sopra, dal 1850 la documentazione relativa alla nomina dei governatori dei Monti confluirà nella serie Beni comunali. Per la documentazione relativa alla costruzione e alla manutenzione delle "casere", presente nel periodo Lombardo-Veneto solo per gli anni 1818-1831, si rimanda invece alla serie Attività-Passività.


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