Taglie


Storia archivistica
La sottoserie è composta da 71 unità, nella maggior parte registri.
La raccolta delle "taglie", cioè delle imposte sui beni serve a far fronte a tutte le spese che non sono coperte dalle altre entrate (incanti, dazi, affitti, contravvenzioni) della comunità; solo in casi assai rari si applica un'imposta sui singoli fuochi. Così accanto alle taglie ordinarie, imposte annualmente per coprire l'eventuale saldo negativo, risultante dalla gestione finanziaria della comunità, compaiono taglie per cause specifiche: per far fronte a spese militari, per oneri di giustizia, per retribuzioni particolari ad ufficiali grigioni, per lavori pubblici di carattere eccezionale ecc.
In casi particolari vengono poi applicate contribuzioni di natura straordinaria definite, anche per la loro onerosità, "taglioni". Parte del materiale esaminato è relativa ad un taglione imposto a Tirano nel 1717 di ben trecento lire per soldo d'estimo.
Anche tenendo conto delle variazioni intervenute nel potere d'acquisto della moneta, si va assai oltre la completa spoliazione; tale gravosità determina ritardi anche di parecchi decenni nell'esazione ed il fiorire di atti di scambio di titoli, definiti "assegni".
Va ricordato che il taglione di cui sopra viene imposto per la definizione dei rapporti debitori che la comunità di Tirano ha accumulato nei confronti di molteplici soggetti, soprattutto possidenti grigioni, ed alla definitiva chiusura dei conti con i capifamiglia, con le contrade e con il terziere superiore della Valtellina, con la liquidazione delle partite di entrata e di spesa risalenti alle guerre del 1620 - 1640 e alle varie occupazioni militari.
Tale situazione si trascina, aggravandosi, per quasi un secolo; per risolverla è necessario, su espressa richiesta della comunità di Tirano, che il governo delle Tre Leghe nomini degli appositi commissari "loco dominorum".
Questi, dopo aver raccolto tutti gli atti, liquidano ogni pendenza imponendo, a saldo, il taglione e una "giunta" successiva.
Il procedimento di esazione avviene in genere per contrade, con formazione di appositi registri di riscossione (i "quinternetti") in cui sono elencati i nominativi dei proprietari, l'estimazione dei rispettivi beni e la somma da corrispondere.
Provvedono all'incasso materiale funzionari incaricati dal consiglio, gli "esattori delle taglie" o i singoli consiglieri di ogni contrada.
Le somme così raccolte vengono versate agli aventi diritto, in genere il decano creditore, che ne danno quietanza; è da notare che gli esattori rispondono dell'intera somma dovuta dalla contrada e resta a loro carico l'eventuale esecuzione nei confronti dei debitori insolventi.
La documentazione costituente la sottoserie comprende quindi materiale abbastanza eterogeneo, costituito da quinternetti d'esazione, rese dei conti degli esattori, elenchi dei capifamiglia relativi ad una o più contrade con l'indicazione delle somme dovute, prospetti contabili, oltre a materiale vario ed a frammenti.
Il livello di completezza è appena sufficiente soprattutto se si considera che il periodo interessato è relativamente recente (secolo XVII - XVIII). Assai completa è invece la documentazione relativa al taglione del 1717 comprendente i decreti di nomina dei commissari grigioni, i registri delle deposizioni, i conti e le liquidazioni, i quinternetti di esazione e varia documentazione successiva.
Da notare la presenza di documentazione relativa alle taglie forestiere imposte per far fronte a spese non di stretta pertinenza comunitaria, ad esempio spese liquidate in terziere per il salario degli ufficiali grigioni.


Dettagli unità (71) Dettagli unità

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