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L'amministrazione della giustizia nel Lombardo-Veneto era svolta in primo luogo dai tribunali provinciali cui spettava il giudizio in prima istanza per il civile, il criminale e per gli affari di commercio. Tribunali di prima istanza, per questioni più complesse, erano inoltre il tribunale civile, il tribunale criminale e il tribunale mercantile e di cambio, con sede in Milano.
Le preture urbane, con sede nei capoluoghi di provincia, erano affiancate da un giudice politico e dagli assessori comunali e amministravano la giustizia nel distretto cittadino di appartenenza. A capo dei distretti della provincia erano poste le preture fuorensi (nove nella provincia di Brescia) che si occupavano di gravi trasgressioni di polizia.
Tribunale di seconda istanza per la Lombardia era il tribunale d'appello di Milano; in terza istanza ci si rivolgeva direttamente al senato lombardo-veneto del supremo tribunale di giustizia, con sede a Verona.