Caneva


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Scarse sono le notizie, pervenute riguardo la taverna pubblica, sia perchè¦ si è conservato un solo quadernetto di contabilità, sia perchè¦ gli statuti non contengono disposizioni a riguardo.
Informazioni più dettagliate sulla conduzione della cadeva si possono comunque ricavare dai registri delle Provvisioni. Infatti, nel Consiglio generale del 27 dicembre 1588, vennero stabiliti 12 capitoli (dietro versamento di una cauzione) ed eletti tre deputati alla "cura, regolazione jet governo di tal negozio"(1).
Ancora nelle Provvisioni, in data 14 gennaio 1624(2), sono riportati i nuovi ordini per la regolamentazione di tale gestione, "separata dal bacio del vino a minuto", in ossequio alle disposizioni del 21 marzo 1623 del senato veneto.
Il quadernetto rimasto copre un arco cronologico molto breve (19 gennaio - 4 agosto 1723); scritto probabilmente dal notaio cancelliere del comune, reca al verso delle carte l'elenco delle spese d'esercizio, il nome di chi acquista il vino con la cifra relativa alla spesa per il quantitativo comprato, il totale delle spese e il pagamento dell'incaricato all'acquisto del vino. Al recto sono elencate le entrate: il prezzo determinato al boccale e il totale relativo.
Compare poi la chiusura finale dei conti da cui si evince che, almeno per l'anno 1723, l'esercizio era in attivo. Il conto finale è sottoscritto dai ragionati del comune che attestano in qualità di revisori.


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