Carteggio per patrimonio


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La documentazione in oggetto riguarda la gestione del patrimonio dell'ente. Tale attività era compiuta dal presidente coadiuvato dal segretario. Il patrimonio della Congregazione di carità era costituito dalle rendite prodotte dai beni per lo più immobili dati in affitto come prevedeva il regolamento dell'ente (1). Le somme da investire dovevano essere impiegate in titoli del debito pubblico dello stato o in altri titoli sempre garantiti dallo stato, in cartelle emesse da istituti italiani di credito fondiario o per il miglioramento del patrimonio esistente (2) e in ultimo in mutui per la costruzione di case popolari. La gestione economica dell'ente era responsabilità del Comitato amministrativo (vedi Amministrazione) che deliberava su tutti gli atti riguardanti la sua gestione e l'uso delle rendite. Era soprattutto il presidente che doveva occuparsi delle trascrizioni degli atti di acquisto, del rinnovo delle iscrizioni ipotecarie e dei titoli di cui era costituito il patrimonio. Egli doveva inoltre procedere alla compilazione di inventari patrimoniali che riguardavano sia i beni mobili che gli immobili di proprietà dell'ente. In questo titolo è stato collocato il carteggio riguardante le affittanze, la cessione di immobili, gestione dei libretti di risparmio posti a cauzione dei contratti d'affitto, acquisto di certificati di rendita e loro gestione, gestione titoli, acquisto buoni del tesoro, aumento dei canoni d'affitto, elenchi degli affittuali morosi, compilazione di inventari patrimoniali, carteggio con la Prefettura, gestione del conto corrente, acquisti di immobili. I contratti e la documentazione preparatoria a locazioni e compravendite, è stata collocata nei titoli rispettivi. Lo stato della documentazione è buono.


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