Spese militari


Storia archivistica
La documentazione presa in esame si riferisce ad uno dei periodi più tragici della storia valtellinese, nella quale le vicende locali si legano in modo assai stretto alle grandi lotte religiose e di potere fra cattolici e protestanti.
Dopo la ribellione scoppiata a Tirano il 19 luglio 1620 contro il governo grigione, il tentativo di riconquistare la valle operato di lì a poco da quest'ultimo viene respinto dall'intervento aperto degli spagnoli, i quali rimangono nella valle in veste di protettori, costruendovi subito varie fortezze a difesa dei punti strategici. Sono presenti al riguardo, nella documentazione, una richiesta di rimborso dei danni subiti per il transito dell'armata spagnola al comando del duca di Feria e notizie sulla realizzazione di strutture difensive in località Sasso del Gallo.
Ciò provoca le proteste di Venezia e soprattutto della Francia, alleata dei grigioni. Si interpone allora il papa Gregorio XV offrendo la sua mediazione e accettando, in deposito fiduciario, le fortezze valtellinesi dove, nel giugno del 1623, ai presidi spagnoli subentrano quelli pontifici. Nessuno dei compromessi proposti dalla diplomazia vaticana è però accettato dai contendenti e la Francia, unendosi in lega con la repubblica di Venezia e il ducato di Savoia, decide di risolvere la questione per mezzo delle armi. Nel dicembre del 1624 un esercito comandato dal marchese di Coeuvres entra in Valtellina, costringendo alla resa i deboli presidi pontifici. Se ne trova riscontro in un registro nel quale sono annotate le personalità dell'armata francese dal 1624 al 1627, fra cui il marchese di Coeuvres, alloggiate presso l'abitazione di Claudio Venosta.
Le speranze di una rapida conclusione della campagna si infrangono però contro la resistenza delle truppe spagnole. Si torna alle trattative diplomatiche che portano alla pace di Monzon (5 marzo 1626) e un anno dopo allo sgombero delle truppe e alla demolizione dei forti, iniziata a Tirano il 15 febbraio 1627 e terminata il 5 marzo dello stesso anno, come appare dalla documentazione esaminata.
Nel 1630 e 1631 passa l'armata alemanna che causa gravi danni alle abitazioni dei cittadini, in particolare della contrada Cologna. Nel 1635 la Francia decide di occupare nuovamente i passi e le strade della Valtellina. La nuova spedizione è affidata ad un famoso condottiero, il duca di Rohan, il quale sgomina spagnoli e imperiali venuti a contrastargli il passo. E' presente al riguardo, un elenco degli alloggiamenti di personalità dell'armata francese (dal 1635 al 1637) fra cui il duca di Rohan, che dimorava presso l'abitazione di Giacomo Venosta fu Claudio.
Il governo retico reclama l'immediata restituzione della valle; visto il rifiuto del Richelieu i grigioni insorgono con le armi nel marzo del 1637 e costringono il Rohan a lasciare il paese. Con il capitolato di Milano del 3 settembre 1639 la Valtellina ritorna all'antica sudditanza. La documentazione è costituita in gran parte da elenchi relativi alle spese sostenute da privati cittadini per il sostentamento delle truppe alloggiate a Tirano dal 1620 al 1637.
Le dette spese militari di alloggio e di sostentamento delle milizie vengono suddivise dal terziere superiore fra le comunità interessate; per Tirano si provvede poi al riparto fra le varie contrade della comunità e successivamente all'accollo della quota degli oneri fra i singoli capi famiglia.
Particolarmente completa è la documentazione relativa alle spese sostenute per la permanenza dell'armata del duca di Rohan. Sono presenti inoltre un registro del 1628 ed un elenco della fine del sec. XVII relativi a contribuzioni imposte ai cittadini che non avevano alloggiato soldati.
L'approvazione e la liquidazione delle spese da parte del consiglio dei 36 avvenne il 28 maggio 1655.


Dettagli unità (59) Dettagli unità

Link: www.archiviedocumenti.it/archivi/?str=11&prg=501