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L'inventario patrimoniale compilato il 27 settembre 1878 dà notizia di 11 volumi contenenti "atti vecchi del 1600 e 1700"; nell'inventario patrimoniale successivo (12 febbraio 1890) è scritto dell'esistenza "26 colti di atti e carteggi vecchi" e poi di "42 faldoni di atti vecchi". Nonostante tali ultime informazioni siano piuttosto generiche pare lecito ritenere che all'interno delle aggregazioni citate nei predetti inventari patrimoniali trovasse posto parte cospicua dell'archivio dell'antico comune di San Pellegrino.
Le dispersioni relative alla sezione di Antico Regime si erano probabilmente già verificate e, nel titolo "Beni comunali istrumenti antichi", nella precedente inventariazione sono stati riuniti i pochi documenti rimastici. Data la scarsità di elementi documentali questo piccolo fondo non è stato ristrutturato autonomamente e con il riordino attuale è stata ampliata e meglio compresa la resa informativa dei documenti.
Da tali tracce è possibile avere, sia pure per sommi capi, uno spaccato della vita del comune nel contesto più ampio del distretto territoriale della Valle Brembana.
I documenti in oggetto, con ogni probabilità, provengono dallo smembramento di volumi processuali. Nella maggior parte dei casi, infatti, riguardano contenziosi, in cui il comune di San Pellegrino compare come attore o convenuto, circa la delimitazione di confini con comuni vicini. Altri documenti non sono direttamente collegabili alle liti identificate, perché ogni vincolo archivistico è andato perso, ma possono essere fatti rientrare nel novero della documentazione comunque originata dal contenzioso o prodotta a scopo probatorio per liti. E' il caso delle nomine di rappresentanti con specifiche deleghe da parte del comune, e delle costituzioni di prestiti con garanzia, nella forma del livello more veneto o della costituzione di censo, per ottenere i capitali necessari per sostenere le cause in corso. Come gran parte delle comunità delle Valli bergamasche il comune di S. Pellegrino mostra i suoi caratteri comuni. La molteplicità di insediamenti, nell'ambito dello stesso comune, e la scarsità di risorse disponibili sul territorio hanno spesso dato luogo a controversie tanto reiterate da farle apparire realmente interminabili. I prestiti con garanzia (nelle forme di cui si è scritto) potevano essere costituiti dal comune anche per far fronte a momenti di particolare pressione fiscale.
Altri documenti contenuti nel titolo fanno riferimento alla gestione dei pascoli e dei boschi comunali.