Beneficenza


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L'attività benefica dell'Ente comunale di assistenza si svolgeva attraverso la distribuzione di viveri (assistenza ordinaria, straordinaria, invernale, post invernale) e la somministrazione di pasti ("rancio del popolo"). Fino agli anni cinquanta l'attività di sussidio dell'ente risentì della grave situazione creata dalla guerra: i sussidi venivano distribuiti, oltre agli abituali sussidiati, anche agli sfollati a causa dei bombardamenti, agli invalidi di guerra, agli ex militari o agli ex internati in Africa e in Russia e alle loro famiglie, ai partigiani. Si trattava di distribuzione di generi di prima necessità ma anche di vestiti (in collaborazione con l'U. N. N. R. R. A.), di pacchi provenienti dagli U. S. A., di assegni temporanei, di assistenza sanitaria, di pacchi nel periodo natalizio. Passata l'emergenza bellica l'assistenza si occupò, oltre che delle categorie previste nello statuto, dei disoccupati, degli invalidi civili e degli anziani, organizzando per questi ultimi dei soggiorni in località marine.


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