Amministrazione


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La funzione principale dell'Ente comunale di assistenza è quella di erogare sussidi alle famiglie bisognose come si legge all'art. 2 dello statuto del 1943. I compiti dell'ente non si discostano per nulla da quelli della Congregazione di carità. L' ente comunale di assistenza, durante il periodo fascista, era amministrata da un comitato presieduto dal Podestà, da un rappresentante dei fasci di combattimento, dalla segretaria del fascio femminile, da rappresentanti della associazioni sindacali nominate dal Prefetto, dal fiduciario del nucleo comunale dell'Unione fascista delle famiglie numerose (1). Nel dopo guerra l'ente venne amministrato dagli organi comunali. Le adunanze del comitato Amministrativo hanno luogo nei mesi di maggio e settembre e nei periodi stabiliti dalla legge per l'approvazione del programma assistenziale, l'esame del conto consuntivo e l'approvazione del bilancio preventivo. Per il resto le competenze e le modalità di amministrazione sono le medesime della Congregazione di carità. L' ente comunale di assistenza, secondo lo statuto, art. 4, gestiva separatamente il patrimonio della Commissaria Paganelli e il Legato del sacerdote Giacomo Paganelli. L' ente comunale di assistenza si riservava altresì di gestire, a carico totale o parziale del bilancio, gli istituti sprovvisti di apposito patrimonio e non eretti in enti morali, sempre che lo ritenesse opportuno per gli scopi dell'assistenza e della beneficenza. La documentazione era in buono stato di conservazione.

Nessuna unità

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