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La costruzione della strada della Val Fondra segnò un momento di grande importanza per la vita economica dell'alta valle Brembana.
Il primo progetto di una strada carrozzabile che collegasse Piazza Brembana all'alta valle risale al 1817 (1), anche se solo nel 1826 si ebbe la stesura di un analitico studio di fattibilità dell'opera (2).
Si trattava di una realizzazione importante, il cui costo avrebbe gravato molto sulle non floride finanze locali. Così ne parlava, nel 1831, l'imperial regio commissario distrettuale, che ne suggeriva l'avvio:
"1°.Dalle tabelle corredanti i protocolli dei convocati e dai protocolli medesimi risulta che i comuni controscritti non hanno effettivamente alcun fondo da vendere, livellare od affittare e lo scrivente IR commissario conviene in questa circostanza conoscendo pienamente la situazione topografica ed economica dei detti comuni.
2°. Prese in esame le deliberazioni dei convocati si comprende che le somme proposte dai comuni sono discrete, avuto riguardo alle finanze dei comuni stessi ed all'eccessivo censimento dal quale sono caricati i fondi.
3°. La strada di cui trattasi è una delle più importanti del distretti e d'altronde è quella che trovasi in più pessimo stato e che offre continuo pericolo essendo oltremodo angusta e posta immediatamente al disopra il fiume Brembo che rende più orrido e pericoloso il passaggio, per cui non di rado cadono e rimangono morte o per lo meno ferite diverse persone e moltissime bestie. Quindi, tanto più rendasi necessario l'implorato riattamento.
4°. Si fa poi osservare che l'estimo esposto a cadaun comune risguarda solamente quello dei privati, giacché su quello del Comune non si carica mai sovrimposta. In quei comuni poi che la sovrimposta sul personale non arriva al maximum, si potrebbe ripartire la somma offerta ponendola anche parte sul personale e parte sull'estimo.
5°. Per le circostanze esposte dai convocati generali e per lo sopra rimarcate osservazioni anche lo scrivente opina e prega che sia dalla bontà e clemenza Governativa accordato il richiesto sussidio di quella somma che potrebbe mancare per l'adattamento della strada carreggiabile in discorso" (3).
In totale, i comuni ritenevano di poter raccogliere circa 20.000 lire, più del doppio della somma delle normali uscite annuali complessive.
I lavori vennero avviati a metà degli anni Trenta (4) a cura dei fratelli Milesi di Grono, che subappaltarono in loco i diversi tratti ad imprese locali, e giunsero a conclusione presumibilmente nel 1843 o nel 1844, quando iniziarono le controversie fra i comuni e fra questi e gli appaltatori per il saldo delle somme dovute (5).
I Milesi dovettero aspettare almeno sino al 1861 per vedere saldato quanto da loro richiesto (6), mentre una controversia fra i comuni della valle e quello di Fondra giunse fino al consiglio di Stato (7).
A metà degli anni Sessanta iniziarono le richieste dei comuni della valle all'amministrazione provinciale di classificare provinciale la strada carreggiabile della val Fondra, al fine di liberarsi delle ingenti spese per la sua manutenzione (8). La provincia a più riprese rigettò le istanze concedendo, dopo alcuni anni, di contribuire in parte alle spese ordinarie a patto che i comuni interessati costituissero un consorzio, cosa che avvenne nel 1875.