Asilo infantile e scuole


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Nel 1835 in seguito alle disposizioni testamentarie del sacerdote Giacomo Paganelli fu Andrea (vedi Legato Paganelli), l'amministrazione della Congregazione di carità decise di istituire una scuola per "fanciulli e fanciulle" in una casa di proprietà del sacerdote. La scelta cadde sull'abitazione del Paganelli sita in località Piazzolo. Per adattarla al nuovo uso si procedette ad una ristrutturazione dei locali. Nel 1900 l'amministrazione dell'ente affittò a Petosino una stanza nella casa di proprietà del conte Lochis Ernesto ad uso di scuola elementare. In questo sotto titolo sono anche contenute le unità archivistiche che riferiscono della creazione dell'Asilo infantile "Sebastiano Gorra" di Petosino. L'Asilo ebbe origine grazie all'offerta di lire 30.000 in cartelle del prestito nazionale, da parte Sebastiano Gorra, ex presidente della Congregazione di carità, per l'acquisto di un fabbricato da destinare come asilo. Anche il comune di Sorisole partecipò finanziariamente a tale iniziativa offrendo lire 19000 provenienti dalla vendita di un terreno di sua proprietà. Lo scopo dell'asilo era quello di "accogliere e custodire (...) e di provvedere alla loro educazione fisica, morale ed intellettuale, nei limiti consentiti dalla loro tenera età" gratuitamente nei giorni feriali i bambini poveri, di ambo i sessi, della frazione di Petosino. L'età dei bambini doveva essere compresa tra i 3 e i 6 anni (art. 2). Nel caso fossero rimasti posti disponibili dopo l'ammissione dei bambini poveri, potevano essere ammessi anche quelli non indigenti mediante il pagamento di una retta (art. 3). Nel caso i posti disponibili fossero stati minori rispetto alle richieste inoltrate venivano preferiti i bambini che non avevano alcuno che li custodisse (art. 6). Non venivano presi bambini non vaccinati o che fossero stati malati di vaiolo od altre malattie contagiose (art. 4). Ai bambini dell'asilo veniva somministrata un pasto, salvo che i mezzi dell'istituto non lo consentivano (art 5). L'Asilo infatti provvedeva ai suoi scopi attraverso le rette pagate dai bambini non indigenti, i proventi delle azioni sottoscritte tutti gli altri provento non destinato ad aumentare il patrimonio (art. 7). L'Asilo era amministrato da un consiglio di amministrazione composto da 5 membri. Il presidente era scelto dal consiglio amministrativo al suo interno. La sua carica durava 4 anni, i consiglieri si rinnovavano per metà ogni due anni ed erano sempre rieleggibili; la loro opera era gratuita. Le assemblee generali, e quelle del consiglio di amministrazione, si dividevano in ordinarie e straordinarie. Le prime avevano luogo entro maggio per deliberare il consuntivo dell'ultimo esercizio; le straordinarie ogni qual volta ci fosse un bisogno urgente o per invito del presidente stesso, attraverso la domanda scritta di 1/5 dei consiglieri, per invito dell'autorità governativa (art. 15). Alle assemblee potevano partecipare tutti i soci perché avessero pagato la quota associativa; ogni socio aveva diritto ad un solo voto (art. 16). L'assemblea generale deliberava i conti consuntivi, le modifiche statutarie e i regolamenti interni, nominava i membri del consiglio di amministrazione, deliberava sulla radiazione dei soci (art. 19). Il consiglio di amministrazione provvedeva all'iscrizione dei soci, all'amministrazione dell'asilo e al suo funzionamento, formava i progetti per i regolamenti di amministrazione e interni, promuoveva le modifiche allo statuto, nominava, sospendeva e licenziava gli impiegati e salariati, deliberava tutti gli affari che interessavano l'istituto e che non erano di competenza dell'assemblea generale (art. 25). Spettava al presidente del consiglio di amministrazione rappresentare l'Asilo, curare l'esecuzione delle delibere prese dal consiglio, sospendere per gravi motivi gli impiegati e i salariati e prendere, nei casi di urgenza, tutti i provvedimenti necessari (art. 25). Il servizio di tesoreria era svolto solitamente dall'esattore comunale (art. 26). Il consiglio di amministrazione provvedeva alla vigilanza igienico-sanitaria mediante la nomina di medici ed ispettrici. Erano soci coloro che si obbligavano a pagare annualmente lire 10 per tre anni (temporanei), e coloro che versavano in una sola volta una somma non inferiore a lire 100 (perpetui). La Congregazione di carità e l'Ente comunale di assistenza poi si occuparono del funzionamento dell'asilo di Sorisole attraverso l'erogazione di sussidi in denaro (8). Alcune unità del sotto titolo riguardano la refezione scolastica agli alunni delle scuole nel periodo bellico.


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