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Insieme alla copia del testamento di Paganelli Giacomo fu Pietro di Azzonica, in data 18 ottobre 1751 nei rogiti del notaio Poleni Giovambattista, sono stati rinvenuti due statuti della Commissaria Paganelli risalenti al 5 aprile 1877 e al 5 novembre 1880. Le due copie si differenziano in un unico punto: mentre infatti lo statuto più risalente pone fra gli scopi quello "di far celebrare messe nella chiesa sussidiaria di Azzonica a comodità degli abitanti ed a beneplacito del benefattore", quello più recente prospetta come unico scopo quello "di sovvenire i poveri di Azzonica e di Sorisole nei tempi e stagioni di penuria", ponendo così in evidenza come effettivamente la fondazione si fosse identificata sempre più con il passare degli anni con le istituzioni a carattere di pura beneficenza. Tali statuti si dividono in dodici articoli: i primi due riguardano la sua origine, lo scopo e la sede; il terzo concerne le rendite della Commissaria facendo riferimento ad un inventario patrimoniale del 24 agosto 1877 (non ritrovato), il quarto e il quinto articolo sono relativi all'amministrazione, il sesto articolo specifica come vengano dispensati i redditi provenienti dal patrimonio, settimo, ottavo e nono riguardano le adunanze e le deliberazioni, decimo, undicesimo e dodicesimo riguardano, in successione, le attribuzioni della commissaria, del presidente e gli impiegati.