Amministrazione


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Poche sono le notizie che desumiamo dall'archivio in relazione all'amministrazione dell'ente. La documentazione più risalente concerne soprattutto il periodo della concentrazione della Misericordia di Sorisole nella Congregazione di carità di Bergamo. Il giorno 11 dicembre 1809, il cancelliere censuario, nelle funzioni di tesoriere della Misericordia, rassegna al prefetto lo stato attivo e passivo dell'ente comunicatogli dal sindaco di Sorisole nelle funzioni di presidente dell'opera pia (1). Il 14 giugno 1810, i registri e le carte in corso riguardanti l'amministrazione della cessata Misericordia di Sorisole, vengono consegnate alla Congregazione di carità di Bergamo, concretando il concentramento previsto dal r. d. 31 marzo 1809 (2). A seguito del riordino amministrativo attuato dal governo austriaco negli stabilimenti elemosinieri, le Regie delegazioni vengono incaricate di vigilare le istituzioni e gli amministratori vengono sottoposti alle dipendenze della Deputazione provinciale (3). Con circolare 15 marzo 1826, il delegato provinciale informa la Congregazione di come, in attesa della riforma nell'amministrazione degli stabilimenti di pubblica beneficenza, il Governo ha decretato di riservarsi l'approvazione della nomina degli impiegati presso i Luoghi pii che finora era lasciata liberamente alle Congregazioni (4). Con dispaccio 18 aprile 1828, il commissario distrettuale rende noto che, in base alle disposizioni adottate per la sistemazione dei Luoghi pii elemosinieri nei comuni di campagna, l'amministrazione economica del patrimonio degli enti di beneficenza deve essere affidata ad un unico amministratore mentre la distribuzione delle elemosine, delle doti e la gestione dell'attività caritativa in genere deve essere attribuita ad un direttorio composto dal parroco, dal deputato comunale e dall'amministratore unico suddetto. Ciò premesso la Delegazione provinciale nomina quale nuovo amministratore della Congregazione di carità di Sorisole Bacuzzi Pietro (5). Dagli statuti e dai regolamenti di amministrazione del 1877 (6) si ricavano notizie circa l'organigramma della Congregazione. Questa è amministrata da un presidente e quattro membri che formano il Comitato amministrativo; essi vengono eletti dal consiglio comunale. Il presidente rimane in carica un quadriennio e non può essere rieletto più di una volta senza interruzione. Gli altri membri sono nominati per lo stesso periodo di tempo, si rinnovano ogni anno per un quarto e non possono essere rieletti senza interruzione più di una volta. La loro scadenza è data dall'anzianità di nomina e dal caso. Chi è nominato in surrogazione straordinaria rimane in carica per quanto avrebbe dovuto rimanere colui che viene sostituito. Gli amministratori che, senza giustificato motivo, non intervengono per tre mesi consecutivi alle sedute sono da considerarsi decaduti. La decadenza è pronunciata dalla Congregazione e il prefetto la può promuovere. Il presidente deve spedire gli avvisi per le convocazioni delle adunanze che presiede e dirige, provvede all'esecuzione delle deliberazioni e stipula i contratti, cura la trascrizione degli atti, la rinnovazione delle ipoteche, la riscossione delle entrate, sovrintende alla tenuta degli inventari, dei documenti relativi ai beni, dei titoli e il normale andamento degli affari, provvede alla verifica di cassa e alla compilazione dei verbali relativi, verifica che il tesoriere presenti entro il tempo utile il conto, in caso contrario procede alla compilazione d'ufficio, sospende, in caso di necessità gli stipendiati (vedi Personale), salvo poi riferirne alla prima adunanza alla Congregazione, cura i depositi (cassa postale o risparmio), richiede per l'ente il gratuito patrocinio e la sua rappresentanza in giudizio, nei casi d'urgenza prende delle decisioni urgenti di cui poi riferisce al consiglio. A nessuno dei membri della Congregazione viene dato alcuno stipendio. La documentazione è in discreto stato di conservazione.

Nessuna unità

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