Beneficenza


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L'attività di beneficenza della Congregazione di carità si svolgeva attraverso la distribuzione di sussidi ai bisognosi. I sussidi potevano essere in natura, (distribuzione di pane e sale o pasti caldi), (in denaro, attraverso bollettini) (1), oppure in medicinali ai bisognosi (vedi Erogazione medicinali). Ogni anno, in un periodo prestabilito, veniva redatto, dal Comitato amministrativo, un elenco nominativo dei poveri in cui si indicava la quota di sovvenzione assegnata (la quota era passibile di aggiornamenti e variazioni). La distribuzione dei sussidi aveva luogo per mezzo di buoni staccati da un bollettario madre e figlia che venivano distribuiti nei locali della Congregazione ogni primo giorno del mese. I sussidiati consegnavano al tesoriere i buoni e ricevevano in cambio il denaro corrispondente. I buoni potevano anche equivalere a generi alimentari o vestiario e dovevano allora essere consegnati ad un fornitore predeterminato.


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