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La Commissaria Paganelli dispensava in elemosine ai bisognosi i redditi provenienti dal patrimonio. La designazione dei poveri aventi diritto a percepire un contributo in denaro avveniva annualmente mediante un apposito elenco predisposto dall'opera pia e riveduto e confermato anche dal sindaco di Sorisole. Nella scelta dei poveri venivano privilegiate le famiglie numerose, avuta considerazione pure della presenza di malattie e difetti fisici che impedissero lo svolgimento di attività lavorative. L'erogazione del sussidio, fissato in lire 200, ma aumentabile in base alle esigenze, avveniva mediante buoni. La Commissaria provvedeva anche a far celebrare messe in suffragio dell'anima del donatore e dei suoi parenti.