Patronato scolastico (1911-1977), Brignano Gera d'Adda


Tipologia: Ente (Ente di assistenza e beneficenza)

Sede: Brignano Gera d'Adda

Profilo storico-biografico: Il Patronato Scolastico era un ente associativo istituito presso ogni comune allo scopo di provvedere all'assistenza agli alunni bisognosi nell'ambito della scuola dell'obbligo, assicurare la frequenza scolastica e integrare l'opera della scuola. Disposizioni legislative in materia di assistenza scolastica comparvero sin dal regolamento generale per l'istruzione elementare del 1888 dove l'istituzione dei Patronati era a questo scopo raccomandata; nuovi regolamenti negli anni successivi riprendevano questi principi mentre dal 1904 (legge n.407 dell'8 luglio) venne iscritto nel bilancio del Ministero per l'Istruzione un fondo speciale per la concessione di sussidi ai Patronati Scolastici. L'istituzione obbligatoria presso ogni comune venne sancita dalla legge n. 487 del 4 giugno 1911, resa esecutiva dalla legge n.604 del 2 gennaio 1913, con un ordinamento che sussisterà anche dopo le leggi di riforma della scuola. Con l'avvento del Fascismo l'ente venne ad assumere gradualmente funzioni non più soltanto parascolastiche ma di assistenza di carattere generale, affiancandosi all'Opera Nazionale Balilla "nell'assistenza e educazione fisica e morale della gioventù". Gli anni '30 videro un progressivo accentramento dell'assistenza scolastica presso l'Opera Balilla e la GIL, alle quali i rr.dd. n.394 del 17 marzo 1930 e n.312 del 12 luglio 1934 affidavano l'intera gestione del Patronato. Ricostituito come ente di diritto pubblico con la legge n.457 del 24 gennaio 1947 e disciplinato dalla legge n.261 del 4 marzo 1958 e dal d.p.r. n.637 del 16 maggio 1961, l'ente a sua volta nel dopoguerra assunse i beni delle disciolte organizzazioni giovanili fasciste. Le "Norme per il riordinamento dei Patronati Scolastici" della legge del 1958 determinarono il nuovo, definitivo ordinamento che prevedeva, quali organi di gestione in carica per un triennio, un consiglio di amministrazione (composto da rappresentanti dell'amministrazione comunale, del personale insegnante e delle famiglie, dalle autorità sanitaria e religiosa, dai soci), un presidente, un segretario-direttore, una giunta esecutiva, un'assemblea dei soci; organo di vigilanza dell'ente era il Provveditorato agli Studi; il Patronato, che doveva predisporre un proprio statuto in linea con lo statuto-tipo formulato dalla legge, era sostenuto, oltre che dai soci, dai contributi obbligatori dell'amministrazione comunale (tenuta anche a mettere a disposizione i locali adibiti al servizio dell'assistenza scolastica), da contributi dei Ministeri della Pubblica Istruzione e dell'Interno, dalla vendita delle pagelle scolastiche, attraverso l'istituzione di un Economato per la rivendita dei libri di testo, da doni, legati, erogazioni di enti e benefattori, dai proventi di iniziative speciali, da rendite patrimoniali. L'attività manteneva l'intento fondamentale di rimuovere gli ostacoli di ordine economico alla frequenza scolastica e rendere operante il diritto allo studio anche per le persone prive di mezzi attraverso forniture gratuite e servizi di vario genere. Tra essi i più importanti erano: fornitura di libri, quaderni, oggetti di cancelleria, indumenti, medicinali, trasporto degli alunni, organizzazione e controllo della refezione scolastica, istituzione e organizzazione del doposcuola e dell'interscuola, attività ricreativa, assistenza igienico-sanitaria, iniziative che integravano l'azione educatrice della scuola, gestione delle colonie marine e montane. L'archivio del Patronato era affidato al segretario-direttore; egli aveva il compito di compilare e conservare i processi verbali delle deliberazioni del consiglio d'amministrazione, della giunta esecutiva e dell'assemblea dei soci trascrivendoli in apposito registro, curava la corrispondenza e predisponeva gli atti contabili. La legge istituì anche, per una maggiore collaborazione e integrazione delle attività nell'ambito di ogni provincia, i Consorzi Provinciali dei Patronati Scolastici, amministrati dai consigli di presidenza. Patronati e Consorzi erano a loro volta coordinati da un comitato centrale costituito presso la Direzione Generale dell'Istruzione Elementare. Con i DD.LL. n.3 del 14 gennaio 1972 e n. 616 del 24 luglio 1977 le funzioni amministrative in materia di assistenza già esercitate da organi centrali o periferici dello Stato vennero trasferite alle Regioni; numerosi enti, tra i quali anche i Patronati e i Consorzi Provinciali, furono soppressi mentre strutture, servizi, beni vennero attribuiti alle competenze degli enti locali. La Regione Lombardia con l.r. n.59 del 19 settembre 1974 affidò a commissari straordinari la liquidazione dei Patronati e ne consegnò gli archivi alle amministrazioni comunali, diramando con circolare n.77 del 7 novembre 1975 le disposizioni dettate dalla Soprintendenza Archivistica per la conservazione e la tutela della documentazione acquisita.


Complessi archivistici:
Link: www.archiviedocumenti.it/archivi/?prg=7&pro=10