Comune di Pognano


Numero scheda: 1

Contenuto
Le uniche notizie precedenti al recente intervento di riordino eseguito sui fondi archivistici presenti nei depositi dell'archivio di Pognano sono redatte nella scheda di censimento contenuta in "Notizie sugli archivi dei comuni e dei cessati E.C.A. della Lombardia, Provincia di Bergamo"(1). In quella "fotografia" risalente al 1987-1988 l'archivio comunale era descritto come complesso sommariamente ordinato in serie annuali e non inventariato di 530 pezzi tra buste e registri dal 1859 al 1982. Venivano evidenziate le principali serie "vitali" dell'archivio come quella dei Registri del protocollo, delle Deliberazioni del Consiglio comunale e della Giunta Municipale e del Podestà, dei Conti consuntivi o esercizi finanziari. Accanto al complesso principale dell'archivio comunale venivano individuati, anche essi sommariamente ordinati e non inventariati, i complessi prodotti dalla Congregazione di Carità, dal Luogo Pio Carminati (complessivamente di 5 buste) e dall'Ente comunale di assistenza (di 20 buste).
Lo stato di fatto descritto da questa scheda non differiva qualitativamente con la rilevazione operata al momento della redazione del progetto, ovviamente i dati quantitativi hanno tenuto conto dell'incremento dal 1982 a giorni nostri. Il progetto appunto aveva stimato l'intervento sui complessi in circa 1474 buste e 289 registri/volumi. In quell'occasione vennero rilevate alcune serie che erano state collocate in altri uffici o locali (le serie delle Deliberazioni in sala Giunta, parte della documentazione di pertinenza dell'Ufficio tecnico in ufficio e in una latro locale al primo piano, i registri di popolazione e di stato civile presso l'ufficio anagrafe). Infine era stata preso atto dell'adozione del nuovo titolario di classificazione per gli archivi comunali (2) a partire dal 2005 (dopo la pubblicazione della sua prima edizione aggiornata del 2003).
Durante la schedatura non sono state reperite notizie precise e circostanziate circa precedenti interventi di riordino. Da quanto è stato possibile osservare ne sono stati attuati con esiti sommari almeno due. Il primo di questi risale sicuramente alla prima metà del Novecento e si è concretizzato nella fascicolazione secondo lo schema del titolario fornito dalla circolare del Ministero dell'Interno 1° marzo 1897, n. 17/100/2 della documentazione preunitaria e postunitaria; il secondo risale a circa 30 anni fa (lo si è potuto accertare grazie ad alcune testimonianze orali) e si è concretizzato solo nella sistemazione dei fascicoli prodotti dall'ufficio protocollo e nella loro sommaria collocazione in faldoni. In generale i criteri di numerazioni e datazione sono sempre risultati approssimativi e tutta la documentazione ottocentesca (in larga parte postunitaria) era stata stipata in alcuni faldoni che recavano come unica indicazione cronologica l'anno 1898 (nonostante sia stato possibile ritrovare documentazione antecedente a quella data). In entrambi gli interventi citati, le poche unità archivistiche di epoca preunitaria e di epoca postunitaria, anteriore all'adozione del Titolario Astengo, introdotto con la sopracitata circolare ministeriale, sono state ricondotte al titolario originario.
In particolare grazie ad un elenco rinvenuto nell'unità n. 42, si rileva che la documentazione proveniente dall'Ufficio del Commissario Distrettuale di Verdello venne restituita al comune di Pognano in due consegne, la prima effettuata prima del 1862 direttamente dalla Commissaria Distrettuale (non abbiamo documentazione che ne precisi la data) e la seconda eseguita dalla Sotto Prefettura di Treviglio, il 23 dicembre 1862. La documentazione preunitaria secondo quest'ultimo documento era di almeno 19 colti (faldoni o più verosimilmente fascicoli) di cui è rimasto ben poco (3).
Dalla rilevazione delle note tergali dei documenti si è potuto constatare che era stato usato lo schema di classificazione pubblicato nella monografia, "Il manuale di del segretario comunale" di Ercole Donati, sotto prefetto di Treviglio, edita nel 1862 e conservata in una collezione di pubblicazioni legislative dal comune (4).
Lo schema del titolario utilizzato per classificare gli atti dal 1863 circa in avanti è il seguente:
Categoria I Acque e strade
Categoria II Amministrazione comunale
Categoria III Beneficenza
Categoria IV Beni comunali
Categoria V Boschi e miniere
Categoria VI Commercio, agricoltura e industria
Categoria VII Censo
Categoria VIII Consigli comunali
Categoria IX Culto
Categoria X Elezioni, liste
Categoria XI Finanza
Categoria XII Giustizia
Categoria XIII Guardia Nazionale
Categoria XIV Istruzione pubblica
Categoria XV Leggi e pubblicazioni
Categoria XVI Militari
Categoria XVII Oggetti vari
Categoria XVIII Pesi e misure
Categoria XIX Popolazione
Categoria XX Sanità e Annona
Categoria XXI Sicurezza pubblica
Categoria XXII Statistiche
Categoria XXIII Somministrazioni diverse e spese mandamentali
Categoria XXIV Ufficio municipale
Categoria XXV Utilità pubblica

Con l'intervento attuato, oltre alla ricostituzione della sezione d'archivio riferita al periodo antecedente il 1898, sono state rimesse in chiaro le sezioni dell'archivio storico e di deposito, oltre agli archivi degli enti aggregati che erano parzialmente confusi con l'archivio comunale. Sono state costituite pertanto, per ciò che attiene all'archivio storico, tre sezioni di carteggio: la prima concerne la documentazione preunitaria e unitaria fino al 1897; la seconda sezione è relativa alla documentazione dal 1898 al 1949, a partire da quando la documentazione è stata classificata per categorie secondo i dettami della circolare del Ministero dell'Interno del 1897 prima citata -qui l'ordinamento è per serie aperte basate sulla categoria-, la terza sezione infine raccoglie gli atti dal 1950 al 1971, sempre classificati secondo quanto espresso dalla predetta Circolare, ma ordinati per serie annuali. Oltre alle quattro sezioni di carteggio sopra descritte relative all'archivio storico e di deposito ne è stata predisposta una quinta per le serie particolari.
Dal 2005 è stato adottato il nuovo titolario proposto dalla Soprintendenza archivistica (5) a quest'ultima partizione corrispondono una sezione di carteggio (ordinato per serie annuali) e una sezione di serie particolari (articolata secondo la scansione proposta dal nuovo titolario). Per tale partizione la descrizione deve ovviamente intendersi nella maggiore parte dei casi come provvisoria e a livello di elenco di consistenza.

Nessuna unità

Link: www.archiviedocumenti.it/archivi/?prg=66&str=1