Congregazione di Carità ed Ente Comunale di Assistenza di Albino.


Numero scheda: 615

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Probabilmente in un periodo di poco susseguente al primo intervento di riordino dell'archivio comunale e degli archivi dei cessati comuni, nl 1939, è stato effettuata una riorganizzazione complessiva degli archivi di tutti gli enti di assistenza e beneficenza di Albino e dei comuni aggregati nel 1928. La Congregazione di Carità di Albino amministrava il Luogo Pio Elemosiniere o Misericordia di Abbazia, frazione del comune di Albino, il Luogo Pio Elemosiniere o Misericordia di Fiobbio e la Pia Casa di Ricovero per i malati cronici del comune di Albino. Con l'aggregazione dei comuni dopo il 1928 le funzioni degli enti di beneficenza dei cessati comuni di Desenzano al Serio, che amministrava anche il luogo Pio di Comenduno, Bondo Petello e Vall'Alta sono state concentrate nella Congregazione di Carità di Albino. Da quell'anno quindi fino al 1937 anno in cui cessano le funzioni della Congregazione di Carità e l'attività di beneficenza viene proseguita dall'Ente comunale di Assistenza tutti gli enti di beneficenza, compresa la Pia Casa di Ricovero di Albino (originariamente amministrata dalla Congregazione di Carità, l'Asilo infantile di Desenzano e l'Asilo infantile di Comenduno fanno capo a quell'ente.
Risalgono al 1937 i verbali di consegna degli enti Congregazione di carità e Asilo infantile di Comenduno, Pia casa di Ricovero, Asilo infantile Decio e Felice Briolini alla Congregazione di Carità (unità 9, faldone1). Nel periodo in cui tutti gli enti erano concentrati nell'E.C.A. (è possibile supporre tra il 1939 e il 1940, nel 1939 si attiva l'Amministrazione Unica delle Istituzioni Pubbliche di Beneficenza di Albino) tutti fondi degli enti di beneficenza di Albino sono stati ordinati e condizionati in faldoni e cartelline con la stessa impostazione tipografica recanti tutte la medesima intestazione "Archivio dell'E.C.A.". Accanto a questa intestazione (forse anche in un momento successivo) sulle cartelline è stato apposto il timbro dell'ente al quale la documentazione era stata assegnata definitivamente.
Nell'ambito dell'ordinamento della documentazione per tutti gli enti, considerati come archivi, a parte la Congregazione di Carità, la cui documentazione nei fascicoli non ha soluzione di continuità con quella dell'ente succedente, l'Ente comunale Assistenza, è stato utilizzato il titolario d'archivio contenuto nel "Prontuario d'archiviazione per gli enti comunali di assistenza e per le altre principali istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza" di Ermanno Trebbi (casa editrice Apollonio, Bergamo, 1939, vedi Tabella 1). L'uso di tale strumento risulta dalla classificazione apposta sui fascicoli e come era consuetudine il sistema prevedeva la creazione di fascicoli permanenti in un'articolazione di 9 categorie principali collegate ad un numero variabili di classi.
Una volta attuato il decentramento la documentazione della Pia Casa di Ricovero, dell'Asilo infantile di Desenzano "Decio e Felice Briolini" e dell'asilo "Nobile Donna Camilla Gout" di Comenduno hanno seguito i rispettivi enti. Tutte le commistioni e confusioni nell'attribuzione di documentazione ad un ente piuttosto che ad un altro (eccettuati recenti rimaneggiamenti) sono avvenute durante quel riordino. Questo spiega la confusione spesso riscontrata negli archivi depositati presso il comune relativa all'attribuzione scorretta dei fascicoli ai diversi enti oltre alla presenza di documentazione dell'E.C.A. Albino e di enti già amministrati dalla Congregazione di Carità di Albino presso La Fondazione Honegger che conserva la documentazione della Pia Casa di Ricovero.
Nel 1990-1991 sì è provveduto al recupero della documentazione dell'E.C.A. presso i locali dell'Asilo S. Giovanni Battista di Albino e nelle operazioni di riordino si è proceduto ad un'insensata separazione della documentazione della Congregazione di Carità da quella dell'E.C.A. riordinandole con sistemi di classificazione diversi (5 serie per la Congregazione di Carità e tre serie per l'E.C.A.). L'operazione ovviamente impraticabile dato il fatto che i fascicoli, intesi come fascicoli permanenti, contenevano in successione documentazione dell'uno e dell'altro ente ha prodotto il risultato (come per l'archivio comunale) un'inventariazione approssimativa dove le unità archivistiche non sono state correttamente identificate. Il nuovo intervento infatti ha messo in chiaro 618 unità archivistiche contro le precedenti circa 170. Le poche unità archivistiche di pertinenza di questo fondo identificate presso la Fondazione Honegger e attualmente ivi conservate recano in inventario annotazione circa la collocazione.

Soggetti conservatori:
Soggetti produttori:
Nessuna unità

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