Opera nazionale maternità e infanzia, comitato di Albino (1925-1975), Albino


Tipologia: Ente (Ente di assistenza e beneficenza)

Sede: Albino

Profilo storico-biografico: L'Opera nazionale maternità e infanzia (O.N.M.I.) venne istituita con legge 10 dicembre 1925, n. 2277 (regolamento di esecuzione approvato con r. d. 15 aprile 1926, n. 718). Secondo la legge 2277/1925 scopo dell'O.N.M.I. era la protezione e assistenza delle madri bisognose e abbandonate, dei bambini fino al quinto anno di età e dei "fanciulli" appartenenti a famiglie povere, dei minorenni psichicamente labili, handicappati, o "delinquenti"; l'O.N.M.I. doveva altresì integrare e favorire tutte le iniziative riguardanti la protezione dell'infanzia, 1914-1960 (unità 101, sottounità 22) divulgazione delle norme di igiene prenatale e infantile attraverso l'istituzione di ambulatori per la cura di malattie diverse come la sifilide e la tubercolosi (2). L'O.N.M.I. si proponeva anche di incoraggiare la nascita di scuole di puericultura e organizzare con le amministrazioni provinciali consorzi antitubercolari provinciali. Organi territoriali dell'O.M.N.I. erano le federazioni provinciali composte da otto consiglieri tra di essi veniva scelta una giunta esecutiva, a livello locale erano istituiti i comitati comunali. La L. 13 aprile 1933 n. 298 riorganizzò l'O.M.N.I. secondo direttive impartite direttamente dal Capo del Governo prescrivendo un collegamento più stretto tra l'ente e il partito nazionale Fascista (PN.F.) trasformando i comitati di patronato OM.N.I. in organizzazioni paragovernative. Dopo il fascismo i suoi organi erano costituiti da un Consiglio centrale, dalle Federazioni provinciali (3) e dai Comitati di patronato presenti in ogni comune. Sia le Federazioni provinciali che i Comitati avevano sede presso gli enti a cui facevano riferimento e si avvalevano, nello svolgimento della loro opera, del personale rispettivamente della Provincia e del Comune. L'ON.M.I. cessò la sua attività con la L. 23 dicembre 1975 n. 698, le funzioni amministrative dell'ente sono passate alle regioni dal 1 gennaio 1976. Alle province sono state invece attribuite le funzioni amministrative esercitate dai comitati provinciali (1)

Note: (1) In http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/profili-istituzionali/MIDL000222/, a cura di Saverio Almini. (2) Salvatore Frosina, Ordinamento e funzioni delle province, Napoli, Editrice Intercontinentalia, 1964, pp. 531-532. (3) Composte da otto membri con a capo il Presidente dell'Amministrazione Provinciale, ibidem, p. 532.


Complessi archivistici:
Link: www.archiviedocumenti.it/archivi/?prg=65&pro=8