Archivio storico del Comune di Tirano


Numero scheda: 1

Storia archivistica
Non si può trarre, dai documenti depositati, alcuna notizia circa il periodo di costituzione dell'archivio comunale; si può ipotizzare che sia da collocare nei sec. XIII o XIV, quando la comunità di Tirano cominciò ad articolarsi in modo solido (nel terzo decennio del sec. XIII troviamo già la presenza di un podestà, di un canepario e di un'articolata assemblea di vicinanza).
Negli statuti del 1606 compaiono norme precise circa la conservazione del materiale documentario "(...) il decano sia tenuto e debba farsi consignare tutte le scritture (...) spettanti alla comunità insieme con l'inventario d'esse scritture li quali siano riposte et custodite in una cassa ben forte et sicura, quale à questo fine si doverà fare con quattro chiavi tutte differenti l'una de quali resti appresso al decano, l'altra appresso al nodaro della comunità e l'altre due l'una appresso uno de consiglieri gentiluomini et l'altra appresso a uno dei consiglieri contadini (...)".
Certo è che il primo documento da cui si desume l'esistenza di un vero e proprio archivio è di epoca più tarda; si tratta dell'"Inventario di tutti li libri, liste, et altre scritture della comunità di Tirano (...)" del 1672(5). E' stata poi reperita una rubrica, non datata, ma sicuramente del secolo XVIII, nella quale sono annotate "tutte le scritture dell'archivio di comunità in Tirano". Dalle indicazioni contenute appare che il criterio di classificazione del materiale era ancora, essenzialmente, quello su base cronologica (anche se erano forse fisicamente sistemati e raccolti a parte verbali di consiglio, rese decanali ed estimi).
L'archivio comunale ottocentesco si trova attualmente collocato in due locali ricavati nel sottotetto del palazzo municipale muniti di apposite scaffalature; la documentazione è stata ordinata all'origine, in base a criteri cronologici, in cinque grosse ripartizioni, secondo il seguente schema:
1) dal 1800 al 1846
2) dal 1847 al 1863
3) dal 1864 al 1869
4) dal 1870 al 1893
5) dal 1894 al 1897
Accanto a queste ripartizioni è stato possibile individuare altre sezioni per così dire a sé stanti, di minori dimensioni, ovvero le sezioni "Conti consuntivi", "Cancelleria del censo", "Stampe", oltre ad una serie di registri comprensiva di 376 unità. Eccezion fatta per la sezione dei conti consuntivi, le altre sezioni non risultano essere state mai inventariate mentre presentavano già un buon grado di ordinamento.
Bisogna ricordare inoltre la presenza di alcuni fondi archivistici non oggetto del presente intervento di inventariazione prodotti da altri enti quali il comprensorio dell'Adda, il consorzio del Poschiavino e la commissaria distrettuale.
Il lavoro di inventariazione è risultato più agevole grazie al lavoro di riordino svolto nell'anno 1978 dalla dott.ssa Maria Aurora Carugo(6); inoltre grazie alla presenza in archivio di un inventario(7) dei primi anni del '900, anche se incompleto e talora poco attendibile, è stato possibile riscontrare come, in linea generale, non ci sia stata in questi anni dispersione di una certa entità della documentazione.
Uno dei pochi interventi di un certo rilievo operato è relativo alla sistemazione dei faldoni originariamente definiti "Patrimonio comune, santuario", i cui atti risultano ora collocati, per motivi di logica, con la rimanente documentazione costituente il fondo archivistico del santuario della Madonna di Tirano.
Nella sezione 1847-1863 hanno trovato inoltre collocazione sei faldoni relativi all'alienazione di beni comunali più alcune buste contenenti contratti di vendita dei lotti comunali giacenti nel territorio censuario di Tirano; la documentazione in questione non risulta essere mai stata inventariata, forse perché all'epoca era depositata presso altri uffici, dovendo servire al disbrigo delle pratiche contabili relative alla liquidazione delle partite avvenuta attorno al 1866.
La documentazione che va dall'anno 1800 all'anno 1893 presenta titolari abbastanza omogenei, mentre la sezione 1894-1897 è ordinata secondo un titolario che comprende 15 titoli principali ulteriormente suddivisi in categorie. Sempre per quanto concerne l'ordinamento, può risultare interessante un confronto con i due "Repertori dell'archivio comunale di Tirano", uno dell'anno 1825(8) e l'altro dell'anno 1847(9) presenti in archivio.
Per quanto riguarda invece l'identificazione delle singole unità all'interno dell'archivio, trattandosi di un fondo dall'ordinamento consolidato, sono state utilizzate le segnature originarie, intervenendo solo nei casi necessari e riportando comunque in nota la segnatura originaria in modo tale da consentire sempre un eventuale riscontro con l'inventario novecentesco; osserviamo inoltre che il numero del fascicolo è consecutivo all'interno della singola categoria, salvo che per la sezione 1894-1897, in cui la numerazione rimane consecutiva all'interno di ogni busta, così come per i fascicoli della serie "Cancelleria del censo". In molti casi all'interno dei fascicoli sono presenti documenti che non rientrano nei limiti cronologici della sezione d'appartenenza, ma, trattandosi quasi sempre di allegati a pratiche così costituite all'origine, non è sembrato opportuno provvedere a una loro diversa collocazione.
Diverse notizie in merito all'archivio comunale e all'inventariazione dei documenti sono desumibili dall'esame del materiale cartaceo. In particolare in un atto del 4 novembre 1809 ("Amministrazione e contabilità", fasc. 2, sez. 1800-1846) si legge: "Altra casa piccola a tre piani detta l'archivio, al numero 117 di detta contrada (San Martino), di ragione della comune… la quale si è unita… alla casa parrocchiale, che pel lungo disuso divenne inabitabile ed abbisogna di infinite riparazioni".
È presente inoltre un elenco delle operazioni che devono essere eseguite dallo scrittore comunale, relative alla tenuta degli atti d'archivio ("Cariche ed impieghi", fasc. 4, sez. 1800-1846); mentre in un atto del 15 agosto 1860 il sindaco di Tirano così riferisce: "…questo ufficio comunale non ha peranco potuto dar mano alla compilazione dell'inventario…" ("Amministrazione comunale", fasc.2, sez. 1847-1863).
Alcuni atti dell'anno 1862, infine, sono relativi alla nomina di una commissione incaricata di sovrintendere i lavori di riordino ed inventariazione dell'archivio comunale, il cui incarico venne affidato a Carlo Piccioli ("Patrimonio comunale", fasc. 1, sez. 1870-1893). L'esito dei lavori si trova in un rendiconto morale dell'amministrazione comunale dell'anno 1865, in cui, tra l'altro, si scrive: "Anche il riordinamento dell'archivio comunale a cui da tanto tempo erasi posto mano ebbe in quest'anno il suo compimento per modo che classati acconciamente gli atti esistenti in ufficio riesce ora agevole il rintracciarli… " ("Amministrazione comunale", fasc. 11, sez. 1864-1869).
Notizie più recenti sull'archivio sono invece desumibili dalla relazione sull'ispezione archivistica compiuta nell'anno 1953 dal dott. Giannone e dalla già accennata relazione del 1978 della dott. ssa Carugo.
L'archivio storico è stato riordinato e inventariato in occasione del progetto Archidata(10).

Soggetti conservatori:
Soggetti produttori:
Nessuna unità

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