Comune di Bariano


Numero scheda: 1

Contenuto
Le prime notizie concernenti l'archivio sono contenute in una nota del podestà in data 23 dicembre 1935 (unità 33, faldone 2) che risponde alla circolare della prefettura del 22 novembre dello stesso anno circa lo scarto dei della documentazione d'archivio. In questa breve comunicazione viene dichiarato da parte dell'amministrazione di avere eseguito lo scarto di "atti inutili"per il peso complessivo di circa un quintale e mezzo". Non sono presenti però indicazioni relative alla tipologia della documentazione scartata.
In successive comunicazioni tra Prefettura e podestà avvenute nell'anno successivo abbiamo ulteriori precisazioni (unità 59, faldone 3,); dovute in risposta alle"recenti disposizioni ministeriali", per la definizione dettagliata degli elenchi di scarto presentati da diversi enti pubblici e per l'osservanza delle procedure (viene in fatti richiesta la presentazione di apposita deliberazione motivata da approvarsi da questa Prefettura, previo nulla osta della Sovrintendenza degli Archivi di Stato). Il podestà scrive la seguente nota: "Si comunica che questa amministrazione non ha fatto alcun scarto delle carte d'archivio, il quantitativo di scarto a suo tempo denunciato si deve considerare tutta carta straccia". La successiva risposta della Prefettura del 7 settembre fornisce infine autorizzazione al versamento alla Croce Rossa Italiana del "materiale ricavato dallo scarto degli atti d'archivio¦semprechè, si intende, il materiale stesso sia costituito unicamente di carte fuori d'uso".
E' lecito ipotizzare che questo sia stato il momento in cui viene eliminata dall'archivio almeno una parte considerevole della documentazione più risalente (nulla si conosce di eventuali precedenti dispersioni o scarti), anche se non si hanno elenchi descrittivi.
Solo a partire dagli anni '30 il numero di fascicoli inizia ad assumere consistenza, mentre per il periodo precedente è abbastanza esiguo, le poche unità appartengono soprattutto alle categorie "Leva e Truppe" (formazione liste di leva), "Lavori Pubblici" (fascicoli di alcune opere realizzate dal comune), Stato Civile (nascite, morti, movimento della popolazione). Ancora più ridotto è il carteggio precedente al 1898 , in tutto diciannove fascicoli, che sono stati organizzati nella rispettiva "Sezione ottocentesca" sulla base di quattro titoli desunti dagli oggetti trattati, dal momento che sulle carte non risultano indicazioni di quale fosse la struttura di classificazione originaria.
Tra le serie particolari che hanno data di inizio antecedente al 1930 invece si conservano sostanzialmente solo i registri delle deliberazioni di Consiglio Comunale e Giunta, i conti consuntivi (soltanto però dal 1926) le liste di leva ed i ruoli matricolari (dal 1890 circa).
Successivamente allo scarto del 1936, altre informazioni sull'archivio si possono recepire nella sintetica relazione trasmessa dal sindaco alla Soprintendenza Archivistica in data 19 gennaio 1950 (unità 172, faldone 5) dove si informa che "L'archivio comunale è attualmente sistemato in un ampia stanza del municipio, il locale è asciutto e ben arieggiato. Gli atti sono riuniti in speciali cartelle per categorie e deposti in scaffali chiusi, in ordine di data".
Dati più precisi sulla consistenza vengono poi trasmessi alla stessa Soprintendenza nell'anno 1953 (unità 192, faldone 6), dalla comunicazione del sindaco si apprende che "Gli atti più antichi dell'archivio risalgono all'anno 1879; La consistenza dei faldoni è di N. 163; I registri sono N. 88".
Da allora non sono documentati interventi di scarto od operazioni di riordino, per cui è sostanzialmente sul complesso documentario sedimentatosi dagli anni 30 ad oggi che è stato effettuato l'attuale intervento.
Una volta effettuate le preliminari operazioni di ripristino dell'ordine fisico dei faldoni, parzialmente compromesso dopo che l'archivio era stato trasferiti negli anni scorsi in un nuovo locale, si è potuto osservare che il complesso risultava fondamentalmente organizzato, a partire dall'anno 1898, sulla base del titolario Astengo (1), pur con alcune varianti nel numero e titolazione delle classi per quanto riguarda il periodo 1930-1945, dove appaiono talvolta differenziate rispetto alle "canoniche" presenti nel titolario, ma che tuttavia in considerazione dell'oggetto trattato, sono state ricondotte a queste ultime, pur mantenendone il titolo originale. Anche perché l'utilizzo di tale schema "alternativo" di classi non è avvenuto coerentemente in ogni annualità, ma applicato a intermittenza (2).
E' stata mantenuta la disposizione dei fascicoli attribuiti allo schema del titolario Astengo, anche se questa non segue un più consueto ordinamento in "Serie annuali" (con ripetizione ciclica delle quindici categorie per ogni annualità), ma, rispettando la disposizione originaria, li vede organizzati esattamente fino al 1972, in "Serie aperte", con successione dei fascicoli di ogni categoria (ordinati in classi) dal primo all'ultimo anno per poi passare alla categoria successiva, così dalla prima fino alla quindicesima.
Da segnalare infine che sino agli anni 1944-45' la protocollazione dei documenti e la classificazione dei fascicoli risultano particolarmente precise, il contenuto è sempre coerente rispetto al titolo e anche lo stato di conservazione delle carte è buono, mentre a partire dal dopoguerra l'ordine è meno scrupoloso, pur rimanendo costante l'utilizzo delle classi.
La struttura dell'archivio comunale si completa con la sezione "Serie particolari" , con documentazione dall'anno 1861 al 1973, in prevalenza registri e serie di fascicoli che si sono "sedimentate" al di fuori del quadro di classificazione del titolario. E' stata realizzata un'unica partizione comprendente anche la documentazione ottocentesca, costituita solo,come già accennato, da registri di popolazione, deliberazioni e ruoli matricolari.

note
(1) Titolario allegato alla circolare del Ministero dell'Interno 1° marzo 1897, n. 17/100/2
(2) Ad esempio, nella Categoria VI per l'anno 1936 viene utilizzata la classe dal titolo "Balilla, avanguardisti, piccole italiane" e nel 1938 quella "Partito Nazionale Fascista". Entrambi questi fascicoli sono stati attribuiti all'unica classe "Partiti e loro organizzazioni". Così come nella Categoria VII, per il solo anno 1938, appare il titolo "Patrocinio gratuito, Consigli di famiglia e di tutela, interdizioni, mobilitazioni, fallimenti." che in questo caso viene assegnato alla classe prima "Circoscrizione giudiziaria e Pretura".

Soggetti conservatori:
Soggetti produttori:
Nessuna unità

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